Piacenza - A Trento è uno scontro diretto per provare a ripartire. Scazzola: «Ho visto cose positive»

Scontro diretto a Trento per il Piacenza, impegnato domenica (ore 14.30) in una trasferta da circoletto rosso. I biancorossi non sono all’ultima spiaggia, tuttavia il prossimo turno è il decimo di campionato e serve centrare una vittoria a tutti i costi per diversi motivi: dare all’ambiente un pizzico di fiducia fino a qui mai trovata, non permettere alle avversarie nella corsa salvezza (il Trento è a +5) di prendere troppo margine e cercare, infine, di migliorare una classifica che piange da due mesi.
Scazzola come al solito è alle prese con alcune situazioni fisiche molto delicate: Cesarini non sta bene e potrebbe non essere della partita, Morra è squalificato, Palazzolo e Parisi hanno dei problemi e Nava è sempre in bilico, può anche giocare ma il rischio è quello di riacutizzare un problema al ginocchio che si trascina da settimane. Con questi presupposti sarà difficile snocciolare una formazione solida, però è necessario farlo perché il Piacenza non si può permettere altri passi falsi, inoltre il clima che si percepisce attorno alla squadra non è certamente quello giusto per provare una rincorsa salvezza e da questo punto di vista la società deve (e può) fare molto di più.

SCAZZOLA
«Sinceramente per la sconfitta col Renate c’è rammarico perché senz’altro non meritavamo di perdere e prendo il lato positivo della partita: se le giochiamo tutte così possiamo uscirne da questa situazione. In fondo abbiamo segnato due gol, altri due ce li hanno annullati e per me erano buoni, abbiamo sprecato altre due o tre limpide occasioni. Dietro abbiamo commesso tre errori e siamo stati puniti, però non parlerei di problemi nella fase difensiva o mancanza del centrocampo, semplicemente commettiamo molti errori singoli su cui dobbiamo lavorare e prestare molta più attenzione».