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Piacenza Calcio

Il Piacenza dà una testata alla sfortuna: battuta la Viterbese con i gol di Castellana e Pesenti

L'iniziale vantaggio laziale di Calderini viene ribaltato da due colpi di testa nel giro di 12 minuti. Con questi tre punti, i biancorossi agganciano l'ottavo posto in classifica

SEGRE SUBITO IN CAMPO. Si diceva della sfortuna del Piacenza, privo di giocatori chiave del suo centrocampo come Morosini e Taugourdeau (stagione finita per entrambi). E con un Segre incerottato, che tuttavia si è sacrificato per questa partita, recupero del match di campionato rinviato lo scorso marzo a causa di neve e gelo portati dal Burian. Franzini recupera il 4-3-3 e sfrutta tutto il suo potenziale offensivo con il tridente Corazza-Pesenti-Di Molfetta. Giannichedda fa 4-3-3 anche lui e tiene in panchina De Sousa, Vandeputte e Bismark. Carte che si giocherà a partita in corso e che, forse, ha deciso di dosare in vista della finale di Coppa Italia contro l’Alessandria, la cui gara d’andata è in programma l’11 aprile. 

PIACENZA, UNA GARA QUASI PERFETTA. Tolta la distrazione sul gol di Calderini (17’ pt), lasciato tutto solo a ribadire in rete di testa una spizzata di Rinaldi sul corner di Mendez, il Piacenza ha giocato una gara perfetta. Stretto e attento dietro, muscolare al punto giusto in mezzo al campo con Della Latta e Segre, bravo nell’impostazione con Corradi. In avanti, benissimo Max Pesenti: un centravanti ritrovato, che va in gol, ne sfiora altri due, conquista falli e tiene su il pallone. Unica nota (parzialmente) dolente è Corazza, che si è visto poco anche se ha lottato per tirarsi fuori dall’anonimato. 

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