Il Piace segna sei reti e aspetta Zecca. Romero fa poker, Franzini: «Cerchiamolo così»

A Castelsangiovanni in campo dal primo minuto il 3-5-2 che dovrebbe scendere in campo a Monza. In porta Fumagalli, terzetto difensivo composto da Bini, Silva e Pergreffi; centrocampo corazzato con Scaccabarozzi, Pederzoli e Morosini, Di Cecco esterno destro e Masciangelo esterno sinistro; in attacco il tandem Romero-Nobile. «L’ossatura più o meno è questa - dice il tecnico biancorosso - anche se quest’anno abbiamo a disposizione delle alternative importanti. Disponiamo di tanti giocatori che possono giocare titolari e sicuramente lo faranno nell’arco della stagione». Della Latta era assente per un affaticamento e Sarzi Puttini ha giocato pochi minuti per la stessa ragione, mentre Bertoncini ancora non si vede in campo - era seduto in tribuna al Soressi - e il suo sembra ormai essere un caso: «Ha un fastidio al ginocchio - spiega Franzini - e dobbiamo andarci cauti. Non è niente di grave, ma deve guarire bene altrimenti si potrebbe trascinare l’infortunio. Il campionato deve ancora iniziare e non avrebbe senso affrettarne il recupero: quando sarà al 100% lo impiegheremo». Contro la Castellana sono state apprezzabili le aperture di compasso di Pederzoli, abile intarsiatore di gioco, e la buona verve di Nobile (gol e assist a Colombi) e Romero. Bene anche gli esterni, con Masciangelo e Di Cecco che hanno spesso raggiunto il fondo. La mediana sprizza qualità e si regge sui muscoli di Morosini, ma al tempo stesso manca qualcosa in termini di rapidità. Il Piacenza di questa stagione, anche per questo dettaglio, ha un volto molto diverso da quello dell’anno scorso. Una valutazione complessiva, però, la si avrà solo dopo il test del Brianteo, ma soprattutto quando il tormentone legato alla punta troverà finalmente un lieto fine.