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Cristian Camisa: «Il brand Piacenza Calcio è un asset strategico del territorio». Polenghi: «Siamo un cantiere in evoluzione»

Il presidente nazionale di Confapi è il dodicesimo socio del club. «Il fatto di essere così numerosi è un punto a nostro favore» ha detto. E poi: «Lavorerò per cercare di convogliare ancora più forze sul club». Rigolli: «Progetto societario sempre più importante»

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Alla vigilia della partita più importante di questa parte di stagione (giovedì ore 14.30 in casa del Caldiero Terme) il Piacenza non solo si è regalato un’altra settimana da primo in classifica - superando di slancio 4-0 il Ponte San Pietro - ma rinforza la compagine societaria con l’ingresso di un nuovo socio, il dodicesimo, Cristian Camisa, presidente nazionale di Confapi che va ad aggiungersi ai già noti Polenghi, Gatti, Rigolli, Ponginibbi, Zambianchi, Monti, De Santis, Fermi, Ferrari, Gruppi e Losi.
Prosegue dunque su due binari paralleli la strada tracciata nel gennaio del 2023 dal presidente Marco Polenghi insieme agli attuali soci, cioè quella di ricostruire sportivamente il Piacenza con la promozione in Serie C dopo la bruciante retrocessione della passata stagione e, a braccetto, costruire un muro sempre più solido a livello finanziario e societario.
La presentazione di Camisa è avvenuta oggi nella pancia della Garilli dove il Piacenza tornerà solamente il prossimo 14 aprile (contro la Clivense): giovedì il viaggio in veneto, poi lo stop per Pasqua e il 7 aprile ancora delicatissima trasferta in casa del Brusaporto.

C’è il cda delle grande occasioni per presentare Cristian Camisa, a fare gli onori di casa il numero uno di via Gorra Marco Polenghi. «Oggi aggiungiamo ulteriore forza e spinta al nostro progetto, al nostro cantiere che è sempre aperto e soprattutto è in continua evoluzione. Camisa non devo certo presentarlo io, sapete benissimo chi è: un imprenditore importante del territorio di cui è anche esponente essendo il presidente di Confapi, condivide i nostri valori e siamo felicissimi di averlo nella nostra famiglia. Altri soci? Al momento siamo concentrati sull’obiettivo sportivo, la nostra porta rimane sempre apertissima a tutti quelli che condividono i nostri valori, di idee sul piatto ce ne sono e i colloqui non si fermano mai». Parole evidenziate anche dal vicepresidente Eugenio Rigolli: «Sono contento di avere Cristian qui con noi perché ci aiuta a rafforzare sempre di più il progetto societario».

Già un anno fa si parlava di Camisa all’interno del Piacenza, dunque è una novità a metà. «L’anno scorso stavo per entrare con i primi soci - spiega - poi la candidatura alla presidenza nazionale di Confapi mi fece desistere, però l’interesse è sempre rimasto nei confronti di questo progetto e infatti, dopo un anno, eccomi qui. Ho sempre creduto molto in questo progetto portato avanti da persone che, innanzitutto, stimo e ammiro per l’impegno davvero quotidiano e di cuore che mettono sul nome Piacenza. Quello biancorosso è un brand che piace tantissimo, definirei il Piacenza Calcio un asset strategico della nostra provincia. Da oggi mi metto a disposizione totale e fatemi aggiungere una cosa: il fatto che i soci siano così numerosi secondo me è un punto di forza. Ho letto in giro qualche dubbio su questo fatto, io penso il contrario: più siamo meglio è perché possiamo essere anche più forti. Inoltre con una squadra di imprenditori così importanti e seri i risultati arriveranno. Da un punto di vista personale - prosegue Camisa - penso di poter dare esperienza nel convogliare verso il Piacenza forze nuove, possibilmente rispettando la piacentinità, dando un contributo pragmatico su problemi complessi. Dopodiché il mio amore verso il Piace nasce come quello di quasi tutti, cioè venivo allo stadio con mio padre. Poi c’era e c’è l’amore per il calcio, che veicola valori importanti, io ero un discreti giocatore tempo fa e il Piacenza era il sogno di tutti noi. Giocare con questa maglio lo speravamo tutti, io purtroppo non ero così bravo, però questo la dice lunga sull’importanza e sul valore del brand».

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