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Calcio giovanile

Rizzello: «Per il calcio giovanile pensiamo a mini tornei fra maggio e giugno»

L'annuncio del responsabile del Settore Giovanile e Scolastico. Ma le incognite sono parecchie e soprattutto c'è il blocco che prevede il termine della stagione al 30 giugno

Quello che da tempo si sussurra viene ufficializzato da Massimiliano Rizzello, coordinatore del Settore Giovanile e Scolastico dell'Emilia-Romagna. «Lavoriamo a una bozza che consenta al calcio giovanile di ripartire a maggio almeno con gli allenamenti collettivi. E poi pensiamo alla realizzazione di mini tornei  fra maggio e la fine di giugno, quando terminerà la stagione». Di cosa si tratterà nel dettaglio lo scopriremo solamente quando il progetto verrà ufficialmente presentato, per il momento Rizzello si limita ad anticipare che gli obiettivi sono «una sorta di mini tornei o mini coppe soprattutto a livello provinciale. In questo modo permetteremmo anche alle società che li organizzano di respirare a livello economico».

Insomma, anche il calcio sta valutando la possibilità di una ripresa che coinvolga le 800 società dell’Emilia-Romagna e i 52mila tesserati. L’annuncio arriva durante una puntata della trasmissione Dedalus in onda su Étv e indica l’intenzione della Figc di non attendere il prossimo mese di settembre per tornare in campo. Progetti dunque molto ambiziosi, che avvicinerebbero il calcio alla pallavolo (dove i campionati si stanno svolgendo regolarmente anche se solo in alcuni territori) e al basket (che ha da tempo ripreso con gli allenamenti collettivi fino all’Under 13 compresa).

Le incognite però non mancano e sono parecchie. La prima, più importante: o la Figc inserisce tutte le categorie fra quelle di “preminente interesse nazionale”, come hanno fatto tante altre discipline, oppure bisognerà attendere la modifica delle normative attuali che al momento non consentono neppure gli allenamenti di squadra. Le notizie di queste ore non permettono di pensare positivo, è praticamente certo il prolungamento delle chiusure attuali almeno fino a metà aprile e già si parla di prorogare lo stato di emergenza fino a giugno. Diventa difficile dunque prevedere che a maggio sia possibile effettuare tornei o comunque delle semplici partite. Più avanti la situazione potrebbe cambiare, ma a questo punto ci sarebbe il dogma del 30 giugno come termine della stagione. E questo è uno dei “blocchi” inspiegabili. Il basket ha già annunciato che chi vorrà potrà giocare fino all’11 luglio, il volley che con le giovanili si dovrà lavorare tutta estate per porre un minimo rimedio a questo stop infinito, il calcio invece non si sposta di un millimetro.

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