Primavera 4 - La filosofia del Fiorenzuola, Settimio Lucci: «Lo scopo rimane crescere giocatori, non fare risultato»

Cioè? «Detto che siamo contenti del risultato - prosegue Lucci - sapete benissimo che sono in totale disaccordo sul meccanismo di promozione e retrocessione nei settori giovanili. Non andrebbe premiato il risultato, piuttosto andrebbe premiato il lavoro svolto. Se arrivo ultimo ma formo giocatori pronti per i professionisti ho raggiunto il mio vero obiettivo. Tutti lo dicono a parole ma in fondo, molti, puntano solo al risultato oppure a far giocare qualche minuto i giovani in prima squadra tanto da poter dire “li ho fatti esordire” ma così non si va da nessuna parte. E se metti un allenatore davanti al risultato allora molto difficilmente riuscirà a formarti dei giocatori».

Approccio che in casa Fiorenzuola è totalmente diverso. «Lavoriamo per crescere giocatori da poter inserire realmente in prima squadra che, attenzione, non vuol dire fare i professionisti. Se dopo una bella stagione il ragazzo si presenta col procuratore a chiedermi un contratto vuol dire che abbiamo già fallito. Va rivisto tutto il sistema: ad esempio si potrebbe pensare a un periodo di addestramento di tre anni e non di uno, in modo tale da far diventare il ragazzo un patrimonio del club: questo però è un altro discorso ancora».
Tornando sul vostro lavoro della stagione? «Ci sono alcuni giocatori nella nostra Primavera 4 che possono provare il percorso nella prima squadra. A fine stagione ci siederemo al tavolo io, Turrini, Tabbiani, il ds Bernardi e la società e ne parleremo serenamente, come è sempre successo. Bene Turrini, bravissimi i ragazzi, ma questo risultato è figlio anche della mentalità del Fiorenzuola che mi ha dato libertà di scelta su tutto e ora possiamo pensare, magari, di raccogliere qualche frutto più avanti».