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Calcio giovanile

Inchiesta Sportpiacenza - «Tornei così squilibrati non hanno senso»

Pastorelli (Fulgor Fiorenzuola): «Tornare al vecchio sistema». Arzani (Alseno calcio) propone soluzioni alternative

Michele Arzani, presidente dell’Alseno calcio, allarga il discorso e comprende nella sua analisi più categorie, non limitandosi a un giudizio sui quanto sta succedendo nel campionato Giovanissimi.

«Nei paesi molto spesso si va ad annate. Magari hai una categoria in cui i ragazzi fanno un po’ più fatica e un’altra in cui sei primo o secondo in classifica. A noi sta succedendo proprio questo, nell’ultima giornata ad esempio abbiamo vinto 7-0 con gli Allievi e perso 24-0 con i Giovanissimi, dove non potendo schierare un’annata pura proprio per problemi numerici siamo costretti a giocare con una formazione composta quasi esclusivamente da 2004 contro squadre di 2003. Ma trovo poco stimolante sia vincere sia perdere con questo divario, per i ragazzi sarebbe molto meglio giocare gare equilibrate».

Arzani propone alcune soluzioni alternative: «Basta cercarle e qualcosa di interessante si trova. Ad esempio costringere la formazione che sta vincendo nettamente a giocare con un uomo in meno una volta raggiunto un certo divario».

L’ipotesi di tornare al passato, dividendo fonda settembre le formazioni impegnate nei campionati regionali e quelle interessate ai provinciali, non entusiasma il massimo dirigente dell’Alseno. «Purtroppo la nostra società ha avuto esperienze negative con questa soluzione, perché le formazioni che partecipano a tornei più “accattivanti” arrivano in estate e convincono giocatori e genitori a trasferirsi proponendo il campionato più interessante».

Però anche per Arzani la formula è da rivedere, visto che la differenza in campo è enorme. «Provo a lanciare un paio di idee per essere propositivo. La prima: le società più blasonate, che magari hanno la prima squadra in Serie D o in Eccellenza, sono iscritte di diritto ai tornei emiliano-romagnoli, tutte le altre a settembre, quando normalmente si programmano delle amichevoli, partecipano a mini gironi da cui le migliori si qualificano per i regionali. Così daremmo a tutti la possibilità di partire alla pari, assicurando comunque dei campionati equilibrati. La seconda: garantire a chi vuole un torneo tecnicamente più valido di partecipare da subito alla fase emiliana-romagnola, assicurando però per la primavera un rimescolamento che comprenderebbe anche le migliori della fase provinciale. In questo modo le squadre più preparate giocherebbero tutto l’anno con avversarie di pari livello, alle altre sarebbe comunque garantita la possibilità di disputare la fase primaverile a livello regionale, ovviamente qualificandosi come migliori dei provinciali».

Considerato che il dibattito è aperto a tutti, chiunque desiderasse intervenire sul tema può farlo scrivendo una email all'indirizzo redazione@sportpiacenza.it specificando nell'oggetto "Risultati assurdi nelle giovanili" e portare il proprio commento.

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