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A porte chiuse e senza diretta video: che pasticcio Casatese-Piacenza. I tifosi: «Partiamo comunque per Giussano»

La Festa dei Trattori a Casatenovo ha costretto la Casatese a traslocare a Giussano, ma lì il centro sportivo non è norma per la Serie D: quindi si gioca senza pubblico e non c'è nemmeno la diretta tv. Una situazione incresciosa che poteva essere gestita diversamente: a rimetterci è sempre il Piacenza

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Niente da fare per i tifosi del Piacenza che non solo domenica non potranno assistere dal vivo alla gara contro la Casatese (leggi qui), ma addirittura rischiano di non vedere la partita nemmeno attraverso le diretta video perché, da quanto raccolto, il match non sarà trasmessa. La Casatese, infatti, non offre generalmente questo servizio (non è la prima a farlo, è già la terza volta che accade in stagione) e a nulla serve che il Piacenza si sia detto disponibile a trasmetterla sul proprio canale youtube perché la criticità emerge dal fatto che il campo di Giussano non dispone di una tribuna adeguata nemmeno per le riprese tv, essendo quasi a livello del terreno di gioco. Morale: vedere Casatese-Piacenza sarà praticamente impossibile.

Nonostante cioè i tifosi del Piace, tra cui serpeggiava parecchio malumore all’uscita della notizia giovedì pomeriggio, hanno deciso di essere presenti a Giussano per tifare dal di fuori. Così la Curva Nord Piacenza ieri sui propri canali social: "TUTTO ASSURDO. NONOSTANTE TUTTO…TUTTI A GIUSSANO! È proprio così che per la terza volta a tre giorni dalla trasferta di domenica a Casatenovo contro la Casatese, ci arriva la notizia della partita a PORTE CHIUSE. Sembra assurdo trovarsi a tre giorni dalla partita dove si ha già organizzato la trasferta a trovarsi ad annullarla, partita poi spostata in un campo non adeguato per ospitare la partita, la Curva Nord non ci sta infatti invita tutto il popolo biancorosso a seguire lo stesso la squadra nella trasferta di Giussano contro la Casatese di domenica 21/01 ore 14:30, per sostenere i ragazzi dall’esterno dello stadio. La Curva Nord si muoverà con mezzi propri, partenza ore 12:00 dal piazzale dello stadio”.

Ma riavvolgiamo il nastro. Il problema nasce dal fatto che domenica, a Casatenovo, è in programma la Festa del Ringraziamento del paese con la sfilata e la benedizione dei trattori. Festa che coinvolge tutto il paese e per evitare un eccessivo afflusso di persone la Casatese ha dovuto traslocare dal proprio centro sportivo. La ricerca di un nuovo luogo dove giocare è ricaduta sul campo di Giussano, a pochi chilometri di distanza, ma qui è sorto subito un secondo problema: la struttura non è idonea a ospitare gare di Serie D, quindi si può giocare, ma a porte chiuse. Ormai la Casatese aveva però chiesto di giocare “su un campo diverso dal proprio” e quindi non poteva più tornare indietro. Morale: si rimane a Giussano e a porte chiuse.
Senza dubbio una situazione che poteva essere gestita in modo molto diverso: data e orario della partita Casatese-Piacenza erano fissate da questa estate, la Festa del Ringraziamento non è stata decisa nelle ultime ore, anche qui si sapeva da almeno due settimane che era in programma. Sarebbe stato sufficiente muoversi per tempo oppure chiedere semplicemente l’anticipo o il posticipo della partita, perché così a rimetterci è ancora una volta il Piacenza: è una colpa avere dei tifosi? Non crediamo proprio, ma troppo spesso sembra di sì.

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