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La psicologa Marzolini: «Per gli sportivi lo stop forzato è causa di sofferenza. Ecco come mitigarla». VIDEO

La piacentina che lavora a Pavia: «E' fondamentale affrontare anche mentalmente un periodo di pausa obbligata»

«In situazioni di emergenza come quella che stiamo vivendo si pensa sempre al dopo, a cosa succederà una volta finita. Invece l’aspetto fondamentale, soprattutto per gli sportivi, è un altro: imparare a vivere anche nel disagio, è questo uno dei passaggi fondamentali da compiere».

Teresa Marzolini, piacentina di 27 anni, è una psicologa specializzanda in psicoterapia che lavora al Lab 70 sport psychology di Pavia e opera a stretto contatto con atleti di tutte le discipline. «In un periodo di quarantena per chi è abituato ad allenarsi con costanza lo stop forzato diventa causa di forte sofferenza. Così capita che molti sportivi, compresi i più giovani, sviluppino una sorta di emozioni negative come ansia, tristezza, stress, paura, isolamento e frustrazione. Sono situazioni che vanno gestite con tecniche che gli esperti possono insegnare, come rilassamento e training autogeno che permettono di sostituire i pensieri negativi con quelli positivi».

Il punto più importante è l’allenamento mentale con tecniche di visualizzazione e immaginazione. «Stiamo parlando dell’“allenamento immaginativo”; nel nostro cervello si attiva un’area specifica che ci permette di ottenere risultati efficaci quanto una seduta fisica. Sono tecniche che si possono apprendere con uno psicologo anche attraverso sedute a distanza, dunque via Skype, per prepararsi al meglio e non farsi trovare impreparati alla ripresa dell’attività».

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