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Spogliatoi chiusi e ingressi a orari differenziati: ecco come riapriranno le palestre

I protocolli modificano il nostro modo di utilizzare i centri sportivi che riprenderanno l'attività al massimo il 25 maggio

Ingressi a orari differenziati, spogliatoi chiusi, attrezzi sanificati e una distanza di almeno due metri. Sono alcune delle regole che dovranno rispettare palestre e centri sportivi in vista della riapertura fissata «al massimo» (sono le parole del ministro Vincenzo Spadafora) per il 25 maggio.

Tutto lo sport di base si prepara a ripartire ed arrivano le anticipazioni sui protocolli da seguire per la ripresa dopo oltre due mesi di stop. Restano ancora alcune incertezze che dovranno essere chiarite nei prossimi giorni, ma l’orientamento generale inizia a essere abbastanza preciso.

Innanzitutto gli ingressi dovranno essere monitorati. Probabile dunque che si possa entrare solamente su prenotazione (specialmente nelle strutture più grandi) per mantenere il distanziamento sociale, che dovrà esistere sia fra gli utenti sia fra utenti e personal trainer. All’ingresso i responsabili dovranno provare la temperatura, mettere a disposizione i disinfettanti e dare la possibilità di smaltire in maniera corretta mascherine e guanti. Impossibile mangiare all’interno degli impianti, così come gli spogliatoi saranno aperti solamente per utilizzare i servizi igienici; bisognerà arrivare da casa con indosso pantaloncini e maglietta e non sarà consentito fare la doccia all’interno della struttura.

Complicato? Inizialmente sì, specie perché questi protocolli modificano in buona parte il metodo che utilizzavamo per andare in palestra prima del coronavirus. Ma al momento non ci sono alternative, bisognerà per forza adeguarsi in attesa che l’emergenza svanisca.

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