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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Progetto Vita Sport: «Defibrillatore in ogni impianto»

«Nello stesso giorno in cui Morosini moriva sul campo di Pescara, nella nostra città al campo della Vittorino da Feltre di Piacenza, un giocatore amatoriale di 45 anni si salvava da un arresto cardiaco. Oggi sta bene. Ci chiediamo se ancora è...

«Nello stesso giorno in cui Morosini moriva sul campo di Pescara, nella nostra città al campo della Vittorino da Feltre di Piacenza, un giocatore amatoriale di 45 anni si salvava da un arresto cardiaco. Oggi sta bene. Ci chiediamo se ancora è necessario spiegare che un defibrillatore può salvare una vita, quando le evidenze scientifiche e aneddotiche dimostrano che l'unico modo di riprendere un cuore in arresto cardiaco è intervenire entro 5 minuti con un semplice strumento e un po' di sangue freddo da parte di chi lo assiste». Con questa considerazione, tanto cristallina quanto veritiera, è stato presentato in Comune questa mattina il Progetto Vita Sport, sponsorizzato dall'INA Assitalia e promossa da Progetto Vita della dottoressa Daniela Aschieri.


L'obiettivo finale è quello di dotare tutti gli impianti sportivi della città di un defibrillatore (ne mancano 14 e la città è messa bene sotto questo profilo) e concentrare gli sforzi soprattutto negli impianti della provincia dove invece c'è carenza di questo prezioso strumento che - dato di fatto - salva delle vite. Nella sala consiglio del Comune erano presenti il vicesindaco Francesco Cacciatore, il presidente del Coni Stefano Teragni, Stefano Visalli in qualità di rappresentante della Federazione Medici Sportivi della provincia, la dottoressa Aschieri (responsabile del Progetto Vita) e lo sponsor dell'iniziativa, Massimo Pagani, direttore generale di Ina Assitalia Piacenza.


«Il maggiore lavoro che dobbiamo fare è sugli impianti della provincia - ha detto Teragni - perché in città la situazione è piuttosto buona. Mancano solo 14 impianti e poi tutti saranno dotati di un defibrillatore». Parole alle quali hanno fatto eco quelle di Visalli: «Le visite mediche non possono prevenire tutto, per questo motivo, per una completa sicurezza, tutti gli impianti dovrebbero avere un defibrillatore, anche quelli dove si fanno solamente gli allenamenti».


Daniela Aschieri ha poi presentato l'iniziativa Progetto Vita per lo Sport. «Il nostro è un modello che potrebbe essere seguito anche dalle altre città. Ogni defibrillatore costa circa 2mila euro e in provincia dobbiamo completare circa 300 impianti. Per questo motivo ci siamo inventati questa sorta di gioco col fine di raccogliere fondi per ogni impianto e potersi dotare di questo prezioso strumento. Creeremo un cartellone che sarà affisso su ogni impianto con 100 caselle, ognuno potrà acquistare un pezzo della casella al prezzo minimo di 2 euro, quando saranno raggiunti i dieci acquisti, cioè 20 euro, la casella verrà coperta con un adesivo e si passerà alla casella successiva. E così fino alla numero 100, che decreterà il raggiungimento della cifra di 2mila euro per acquistare un defibrillatore».


Tutte le informazioni si possono trovare all'indirizzo e laddove la raccolta di fondi sarà carente chi volesse può aiutare donando il proprio contributo al seguente Iban: IT32 Q051 5612 600C C000 0020 906. Causale: "Progetto Vita Sport". Sarà l'associazione insieme al Coni a destinare questi fondi raccolti dove non si raggiungerà la cifra minima per acquistare un defibrillatore.

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