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Sabato, 20 Aprile 2024
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Piscina olimpica: ecco lo stato dei lavori

Dire che la costruzione della nuova piscina olimpica sia in forte ritardo suona come un eufemismo (la foto in home page è come si presenta oggi l'area su cui dovrebbe sorgere) perché dalla posa della prima pietra, avvenuta il 20 aprile del 2012...

Dire che la costruzione della nuova piscina olimpica sia in forte ritardo suona come un eufemismo (la foto in home page è come si presenta oggi l'area su cui dovrebbe sorgere) perché dalla posa della prima pietra, avvenuta il 20 aprile del 2012, non sono ancora partiti i lavori e a undici mesi di distanza, nell'area di via Goitre alla Madonnina dove dovrebbe sorgere l'impianto, ci sono solo erbacce, bottiglie di vetro e un parcheggio piazzato nel nulla. Proprio pochi giorni fa Andrea Paparo, che a maggio 2012 corse per la poltrona di Sindaco contro Paolo Dosi, ha chiesto spiegazioni per questo ciclopico ritardo; Paparo ha chiesto al primo cittadino delucidazioni sulle tempistiche e su quale sia lo stato attuale dei lavori. Dall'altra parte l'amministrazione comunale ha archiviato il ritardo individuando nella crisi del settore edilizio la causa del ritardo per la realizzazione di alcune strutture. Crisi o no, resta di fatto che il progetto - approvato nel gennaio del 2012 e avviato sotto elezioni il 20 aprile successivo - prevede dicembre 2014 come termine dei lavori ma, per il momento, della piscina olimpica non esiste nulla al di fuori del bando vinto da PadovaNuoto Srl e Indacoo e di un progetto per cui il Comune (la realizzazione è a carico del gestore che restituirà il bene alla città tra 29 anni) dovrebbe erogare al concessionario un contributo di 500mila euro all'anno per 16 anni a partire dal 2014. La speranza è che i lavori inizino il prima possibile e che la "querelle" sulla piscina olimpica di Piacenza non rimanga solo uno spot elettorale come fu la realizzazione dello stadio da calcio nuovo, cavallo di battaglia dell'ex sindaco Reggi per due campagne elettorali consecutive.

RITARDO - Uno dei motivi di questo fortissimo ritardo nell'inizio dei lavori è dovuto sicuramente alla situazione dell'impresa che dovrebbe costruire la struttura, la Indacoo Piacenza. Nello scorso novembre c'è stata una riunione dei creditori in Tribunale davanti al giudice Boselli, sul tavolo il piano di rientri dei debiti con la società, nata dalla fusione di Piacenza74 e Coop Valdarda, che in autunno chiese al tribunale l'ammissione al concordato in continuità. I problemi di Indacoo iniziarono nel giugno 2012, solamente due mesi dopo la posa della prima pietra, tuttavia oggi sembrano risolti anche se i lavori di costruzioni sembrano ben lontani dall'iniziare.

IL PROGETTO - Dopo un lungo dibattito sulle dimensioni, e uno ancora più acceso sulle modalità del bando, tanto che il consigliere Pdl Civardi chiese la ripetizione del bando stesso (leggi qui) il Comune prese la decisione di avviare la costruzione di un impianto olimpionico, per implementare l'offerta sportiva e andare a sostituire la sempre più decadente e ormai inadeguata piscina della Raffalda. L'obiettivo della piscina della Madonnina sarebbe quello di soddisfare le richieste di spazi acqua che gli impianti esistenti in città non possono attualmente garantire (in particolare nei confronti delle società sportive) ed al contempo permettere lo svolgimento di attività agonistica di eccellenza a livello regionale e nazionale. Per questo motivo è stato presentato più di un anno fa un progetto con caratteristiche di polivalenza e polifunzionalità, dislocato su un'area di circa 25.000,00 metri quadrati e particolare attenzione è stata posta agli aspetti energetici al fine di ridurre l’impatto ambientale. I punti salienti sono: zona ingresso, reception, amministrazione, bar. Area vasche per il nuoto e per le attività di balneazione libera e ricreativa e per i locali tecnici. Area esterna destinata a solarium con spazi attrezzati5. Tribuna per n° 460 posti a sedere.Il numero massimo di frequentatori dell’impianto coperto è di 768 utenti così suddivisi:a. Vasca olimpica di dimensioni 25,00x51,50 ml = 643 utenti. Vasca polifunzionale di dimensioni 10,00x25,00 ml = 125 utenti. E’ prevista inoltre una vasca ludica esterna con superficie 382,00 mq contornata da superficie verde per circa 15.000,00 mq, dotato di arredi ed attrezzature esterne per idonea fruizione.

I COSTI - L’intervento deve essere realizzato attraverso il Project Financing, ovvero la concessione e favore dell’A.T.I. Consorzio CCC (Cooperativa assegnataria Indacoo S.c.p.a.) e Padovanuoto S.r.l. (gestore) per la progettazione, costruzione e gestione per 30 anni dell’impianto Natatorio. L’importo complessivo dell’investimento è di 8.791.500,00 euro così ripartiti: 7.900.000,00 euro per i lavori compresi oneri per la sicurezza, 200.000,00 euro per gli allacci, 335.000,00 euro per le spese tecniche; 206.500,00 euro per le spese di amministrazione ed implementazione Project Financing. L’opera è finanziata da: EQUITY privata, da un contributo di 16 annualità da parte del Comune di Piacenza e un Mutuo presso Istituto di Credito Sportivo. Per il momento l'unico dato certo è che, a distanza di un anno dalla posa della prima pietra, in via Goitre non si è ancora mosso nulla.

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