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La Federazione Medici Sportivi: «Non esiste alcuna logica per fermare lo sport giovanile»

Il presidente Maurizio Casasco: «Abbiamo inventato il lockdown delle discipline che coinvolgono i più piccoli». L'Oms: «L’impatto che la pandemia avrà sugli adolescenti rischia di portare effetti indiretti, quali depressioni ed ansia, maggiori dello stesso virus»

«Abbiamo inventato il lockdown dello sport giovanile!». A dirlo non è il dirigente di una squadra di provincia, ma Maurizio Casasco, presidente della Federazione Medici Sportivi Italiani e, fra le altre, anche della Federazione Europea di Medicina dello Sport. In una nota a firma della Fmsi, si spiega che “è assolutamente non condivisibile e addirittura assurdo che l’Italia, su indicazione di parte del Cts, probabilmente non conoscendo l’organizzazione sportiva, sia salita sul podio dell’assurdo per aver bloccato esclusivamente tutta l’attività giovanile nello sport”.

Quindi i medici sportivi proseguono: “Non esiste un dato epidemiologico, non esiste un dato scientifico, non esiste alcuna logica per fermare i giovani sportivi e permetterlo agli adulti”. Esiste invece una dichiarazione del Direttore Generale dell’Oms Ghebreyeesus che esprime preoccupazioni per l’impatto della pandemia su adolescenti e giovani e per gli effetti indiretti quali depressioni ed ansia maggiori dello stesso virus. Aumenterà l’obesità infantile (già l’Italia è al secondo posto in Europa) e le patologie correlate, e lasceremo i giovani ai giochi elettronici o liberi in strada e nei parchi anziché in strutture che seguono i protocolli condivisi”.

Comunicato Fmsi del presidente Maurizio Casasco-3

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