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Al Liceo Respighi si studia il futuro: ecco come far rendere al meglio ogni atleta

Ciclo di incontri riservati agli studenti dell'indirizzo sportivo sul tema della prevenzione e della rieducazione funzionale

La scuola come porta aperta sul mondo del lavoro, un modo per fare chiarezza, illustrare e approfondire tante opportunità professionali. Al Liceo Scientifico Respighi nella sezione a indirizzo sportivo per settimane si è sviluppato il progetto di Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) che ha visto protagonisti gli studenti della 3S. A salire in cattedra, invitato dalla professoressa Alberta Ballani, è stato Ruggero Bongiorni, osteopata laureato in scienze motorie che ha parlato ai ragazzi di recupero dopo gli infortuni e più in generale di come intervengono i professionisti per garantire agli sportivi di rendere al massimo. Titolo del progetto “Le figure professionali per la prevenzione e la rieducazione funzionale per il benessere della persona e dell’atleta”. Una serie di incontri in cui si è trattato sia l’aspetto teorico sia quello pratico, con dimostrazioni dirette e test funzionali che hanno consentito agli studenti di conoscere come si opera nell’ambito della prevenzione e della rieducazione.

Nella fase finale del progetto si è tenuto anche un convegno a cui hanno preso parte, oltre a Bongiorni, il fisioterapista Gianluca Grilli, l’allenatore di rugby Gonzalo Garcia e il rugbista Andrea  Lovotti, più volte convocato in nazionale. Una mattinata in cui i ragazzi hanno potuto conoscere e approfondire le problematiche legate ai diversi ruoli in campo sportivo. Si è parlato della giornata tipo di un atleta professionista, dei sacrifici e delle soddisfazioni di chi dedica una vita allo sport, sia in campo sia dietro le quinte per il benessere dei giocatori, e dell’importanza di avere alle spalle uno staff di gente qualificata pronta a intervenire per risolvere ogni tipo di problema, come ad esempio il ruolo del preparatore atletico nella prevenzione degli infortuni. Fondamentale anche l’aspetto mentale, perché la motivazione può consentire di superare gli ostacoli più difficili che un atleta si trova di fronte nell’arco della propria carriera.

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