La piscina non si farà: Everest e Farnese al palo
«Non ci sono più le condizioni economico-finanziarie per realizzare il progetto di nuova piscina olimpionica nella zona della Madonnina. Questa è la premessa dellincontro pubblico che il sindaco di Piacenza Paolo Dosi ha programmato per venerdì...
«Non ci sono più le condizioni economico-finanziarie per realizzare il progetto di nuova piscina olimpionica nella zona della Madonnina. Questa è la premessa dellincontro pubblico che il sindaco di Piacenza Paolo Dosi ha programmato per venerdì prossimo 24 gennaio (alle 21 a S.Ilario), per illustrare le ipotesi alternative e soprattutto economicamente sostenibili». Così scrive il quotidiano online piacenzasera.it sulla rinuncia, da parte dell'amministrazione comunale, di realizzare la nuova piscina olimpionica di 50 metri che nel 2012 aveva visto l'ex sindaco Roberto Reggi posare la "prima pietra" della costruzione in piena campagna elettorale.
E non poteva che finire così - aggiungiamo - in quanto già nel marzo scorso, come si legge nell'articolo qui del 22 marzo 2013, avevamo spiegato come il progetto della piscina olimpionica, di fatto, sarebbe rimasto solamente un "cavallo elettorale" e nulla più. Nessuna speranza dunque per le nostre due società di pallanuoto di Serie B, l'Everest Piacenza e la Pallanuoto Farnese, che nel loro primo anno in una categoria così importante sono state costrette ad emigrare a Cremona e Genova per le proprie partite interne perché, a Piacenza, non esiste una piscina regolare. Senza contare poi il grave problema degli spazi acqua che nella nostra città sono decisamente sotto dimensionati.
Chi pensava che con il rimpasto di giunta e la sostituzione dellassessore di riferimento, quello ai lavori pubblici (con lingresso di Giorgio Cisini al posto di Francesco Cacciatore), potesse cambiare le carte in tavola, resterà dunque deluso. Nel centrosinistra non erano infatti mancati i mugugni a fronte della prospettiva di rinuncia al progetto.
Una delle risposte che lamministrazione metterà sul piatto nellincontro di venerdì prossimo sarà quella di riqualificare la piscina Raffalda, magari con un ampliamento della vasca dai 25 metri attuali a 33. Ma si tratterebbe di un intervento di notevole impatto, che richiederebbe un investimento di 4-5 milioni di euro.
Tutto il servizio su piacenzasera.it, leggi qui
E non poteva che finire così - aggiungiamo - in quanto già nel marzo scorso, come si legge nell'articolo qui del 22 marzo 2013, avevamo spiegato come il progetto della piscina olimpionica, di fatto, sarebbe rimasto solamente un "cavallo elettorale" e nulla più. Nessuna speranza dunque per le nostre due società di pallanuoto di Serie B, l'Everest Piacenza e la Pallanuoto Farnese, che nel loro primo anno in una categoria così importante sono state costrette ad emigrare a Cremona e Genova per le proprie partite interne perché, a Piacenza, non esiste una piscina regolare. Senza contare poi il grave problema degli spazi acqua che nella nostra città sono decisamente sotto dimensionati.
Chi pensava che con il rimpasto di giunta e la sostituzione dellassessore di riferimento, quello ai lavori pubblici (con lingresso di Giorgio Cisini al posto di Francesco Cacciatore), potesse cambiare le carte in tavola, resterà dunque deluso. Nel centrosinistra non erano infatti mancati i mugugni a fronte della prospettiva di rinuncia al progetto.
Una delle risposte che lamministrazione metterà sul piatto nellincontro di venerdì prossimo sarà quella di riqualificare la piscina Raffalda, magari con un ampliamento della vasca dai 25 metri attuali a 33. Ma si tratterebbe di un intervento di notevole impatto, che richiederebbe un investimento di 4-5 milioni di euro.
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