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"Illuminiamo lo sport", per un'ora riflettori accesi su piscine e palestre. «Siamo abbandonati, il 16 gennaio pronti a riaprire»

L'iniziativa di protesta dei gestori degli impianti piacentini. «E' dimostrato che le nostre strutture sono sicure, ma siamo stati i primi a chiudere e nessuno dice quando potremo ripartire»

I controlli effettuati a ripetizione nei mesi scorsi hanno certificato che palestre e piscine sono luoghi sicuri, i protocolli vengono rispettati alla lettera, come confermato dai Nas, ma gli impianti continuano a rimanere chiusi. I motivi sono davvero difficili da comprendere, così dopo aver manifestato all’aperto, con un paio di iniziative sul Facsal e in centro storico, i gestori piacentini hanno proseguito la loro opera di sensibilizzazione con “Illuminiamo lo sport”. Dalle 18 e per un’intera ora le luci di piscine e palestre si sono accese, anche se i locali sono rimasti deserti. «Vogliamo che i riflettori rimangano ben puntati su un settore che è stato il primo a chiudere e sarà fra gli ultimi a riaprire, nonostante rispetti tutte le norme di sicurezza». Così ancora una volta lo sport, in teoria da sostenere e salvaguardare perché sinonimo di salute, viene penalizzato.

«Il problema – spiegano alcuni gestori – è che non abbiamo ancora una data possibile di riapertura, nessuno è in grado di comunicarcela e non esiste una programmazione adeguata». E i responsabili fanno un passo avanti: «Se chi deve decidere non è in grado di farlo, noi il 16 gennaio riapriremo in autonomia».

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