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Finire l'annata da settembre a dicembre o ripetere interamente la stagione: le ipotesi sul piatto per la ripartenza dello sport

Sportpiacenza apre il dibattito per trovare soluzioni alla sospensione dei campionati. E lanciamo un'idea (anzi tre) anche per le Rappresentative

CONCLUSIONE DEI CAMPIONATI CON L’ANNO SOLARE

Prima ipotesi: riprendere gli allenamenti ad agosto (ovviamente se ci sarà l’ok degli esperti) per terminare i campionati di tutte le categorie fra settembre e dicembre e ripartire con la nuova stagione a gennaio 2021. Come tempistica non ci sarebbero grossi problemi, già ora quasi tutte le squadre si radunano appena dopo Ferragosto e alla fine del mese in tanti iniziano le Coppe. Rinunciando eventualmente per un anno proprio alle Coppe si potrebbe programmare il termine dei vari tornei nei quattro mesi che portano a fine 2020, tempo assolutamente sufficiente anche se (come prevedibile) dovesse esserci qualche stop legato al maltempo. Al fischio finale arriverebbero regolarmente promozioni e retrocessioni visto che la stagione si sarebbe giocata per intero. Dopo una breve pausa, la cui lunghezza dipenderà da quando si potranno terminare i campionati, via alla nuova annata da gennaio a maggio-giugno 2021. Se dovessero esserci problemi di durata questi potrebbero essere facilmente risolti da una modifica della formula: per fare un esempio, se oggi un campionato ha due gironi da sedici, per accorciare leggermente (ripetiamo, solo qualora ci fosse la necessità) si potrebbero prevedere tre raggruppamenti composti uno da dieci e due da undici squadre.

A livello giovanile il discorso sarebbe lo stesso e anzi assumerebbe un valore ancora maggiore per due motivi. Il primo psicologico, si farebbe capire ai ragazzi che il coronavirus non ha fermato a metà la stagione ma che per tutti ci sarà la possibilità di raggiungere i propri obiettivi. Il secondo tecnico. Pensiamo al calcio e alle nuove categorie Elite appena introdotte, il campionato più importante a livello regionale per le società dilettantistiche. Dirigenti che hanno fatto il possibile per allestire una formazione di buon livello vedrebbero la stessa rosa disputare nella prossima stagione il torneo Interprovinciale (se dai Giovanissimi si passerà agli Allievi) oppure quello provinciale (dagli Allievi agli Juniores), di fatto una sorta di passo indietro a livello tecnico.

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