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Fabbri: «Ecco la Vittorino che vorrei»

A Sandro Fabbri piace guardare avanti. Da persona concreta qual è non nega il momento di difficoltà che stiamo attraversando, ma non per questo vede il futuro tutto nero. Per cancellare le tinte fosche e disegnare con colori più accesi esiste una...

A Sandro Fabbri piace guardare avanti. Da persona concreta qual è non nega il momento di difficoltà che stiamo attraversando, ma non per questo vede il futuro tutto nero. Per cancellare le tinte fosche e disegnare con colori più accesi esiste una sola strada: lavorare con ottimismo cercando di coinvolgere il maggior numero di persone possibili.
I quattro anni del suo primo mandato come presidente della Vittorino da Feltre sono definitivamente alle spalle, adesso è atteso da un impegno altrettanto lungo e, probabilmente, altrettanto gravoso. Ha rinnovato buona parte dei suoi collaboratori ed è pronto per un nuovo quadriennio ricco di obiettivi.

«Puntiamo a consolidare il numero dei soci - spiega il numero uno della società di via del Pontiere - perché sono loro i nostri “azionisti”. Cercheremo, puntando su operazioni di marketing, di aumentare il numero degli iscritti che attualmente sono 1950. Confermeremo la quota di ingresso in società a 50 euro, al posto degli “storici” 350 che abbiamo intenzione di ripristinare al raggiungimento di un certo numero di adesioni; proporremo degli incentivi a chi porterà un nuovo socio e quindi pubblicizzeremo la Vittorino con tutti gli strumenti a disposizione, iniziando dal sito internet. E poi cercheremo, nei limiti imposti dallo statuto, di agevolare le iscrizioni di giovani e famiglie».

NUMERI - Si punta a quota 2mila, numero ritenuto ideale per una struttura come quella biancorossa. «Ci darebbe una buona stabilità economica, permettendoci di mantenere le quote a livelli più bassi possibili mantenendo un’ottima offerta sportiva e ricreativa».
In una realtà come quella della Vittorino gli investimenti non si possono fermare.
«Abbiamo appena completato la ristrutturazione per una cifra importante che copriremo con un mutuo ventennale. Adesso vorremmo sistemare al meglio la parte esterna, migliorando il parcheggio e l’area del pontile, mentre sono già stati stanziati i fondi per due campi da tennis coperti».

Intanto le attività sportive e quelle corsuali non rallentano. Anzi, nell’ultimo periodo sono state incrementate.
«A calcio, nuoto e tennis, attività storiche per la Vittorino insieme ai vari trofei e ai centri estivi, abbiamo aggiunto tennistavolo, spinning e ginnastica, che contiamo di mantenere attivi. Dal punto di vista agonistico stiamo ottenendo ottimi risultati dal nuoto e dal canottaggio e vogliamo restare al top. Cercheremo di mantenere viva l’attività agonistica di alto livello, che ci sta dando grandi soddisfazioni, con il dodicesimo posto in Italia della squadra di canottaggio e i tanti titoli tricolori conquistati dai nuotatori».

TORNEO OPEN DI TENNIS - Grande attenzione anche al tennis.
«I corsi sono sempre molto frequentati e la base è ampia, adesso vogliamo spingere sull’attività agonistica. Per farlo c’è bisogno di un supporto esterno che ci aiuti a crescere; abbiamo avviato la collaborazione con la Golarsa Academy e dal 25 maggio al 2 giugno organizzeremo un Open importante, con 5mila euro di montepremi, grazie all’aiuto della Sai assicurazioni».

La Vittorino vive sul Po, logico dunque che ci sia attenzione al grande fiume.
«Per noi è un riferimento importante, vogliamo valorizzarlo insieme a realtà come Cremona, Mantova e Pavia, e appoggiamo tutte le iniziative che hanno il Po come elemento centrale. A iniziare dalla pedonalizzazione dell’area fino all’utilizzo del pontile. Con i centri estivi da qualche tempo portiamo i ragazzi in gita sul nostro fiume, siamo disponibili a dare una mano a chiunque voglia migliorarne la fruizione».

A dare una mano al presidente nello sviluppo delle tante iniziative in programma sarà principalmente il Consiglio, in buona parte rinnovato rispetto allo scorso quadriennio.
«Ci sono state delle modifiche rispetto ai quattro anni precedenti, legati soprattutto agli impegni lavorativi. Sante Gerra, amante del Po, uno che vive il grande fiume, ha messo la sua esperienza a favore del canottaggio. Carlo Roda collabora con la Figc ed è fra gli organizzatori del Trofeo Burzoni, dunque è stato logico delegarlo al calcio, così come naturale è stata la nomina di Pinuccio Braghi come tesoriere e responsabile impianti, ruolo che aveva già ricoperto. Achille Italia, tennista e organizzatore di tornei, si occuperà del tennis, mentre Dario Massimini, uomo di sport e insegnante di educazione fisica, sarà responsabile del nuoto, con Enrico Sverzellati che ha tutte le caratteristiche per ricoprire il ruolo di vice presidente».

SENZA AVVERSARI - Dopo quattro stagioni di presidenza, alle elezioni delle scorse settimane si è presentato come candidato unico, senza alcun avversario. Aspetto positivo o da leggere in negativo?
«Da un lato positivo. Mi hanno detto in tanti che quando le cose non andavano al meglio le liste proliferavano e posso garantire che se ci fossero state critiche forti avrei fatto un passo indietro. Dall’altro lo vedo come un aspetto meno bello, perché sono dell’idea che sarebbe utile ci fosse maggiore disponibilità per far crescere la società. Anche se sono il primo a capire che per candidarsi ci vuole tempo a disposizione e non tutti ne hanno. Comunque i votanti hanno potuto scegliere se non il presidente almeno i consiglieri, con tredici candidati per sei posti. A questo proposito voglio precisare che il Consiglio non deve essere visto come un organo esclusivamente amministrativo, ma nemmeno come una struttura operativa. Abbiamo un direttore di sede, sei operai e tre addetti alla segreteria che portano avanti molto bene l’ordinaria amministrazione, considerato che di problemi quotidiani ce ne sono tantissimi. E’ una struttura che funziona bene, a cui non vogliamo sovrapporci».

La chiusura con il sogno per i prossimi quattro anni.
«Per statuto sarà il mio ultimo mandato. Mi auguro che nel 2016 i soci siano soddisfatti e poi spero di essere riuscito, insieme ai miei collaboratori, a consolidare la Vittorino da un punto di vista economico consegnando ai prossimi amministratori una struttura in ottimo stato».

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