Intanto lo sport parla di ripartire: anche volley e basket sperano di tornare in campo all'inizio di maggio

Fin qui i professionisti, impossibile invece capire come si muoverà il mondo dei dilettanti e delle categorie giovanili. In questo campo ovviamente non sarà sufficiente che si riducano al minimo i rischi, ma bisognerà anche vedere quale sarà la reazione quando riapriranno le scuole e si tornerà regolarmente al lavoro. Fare previsioni adesso è solamente un esercizio teorico, prima di ripartire infatti non è difficile capire che bisognerà attendere il ritorno almeno a una parvenza di normalità degli ospedali e dell'intero sistema sanitario.

I primi a muoversi, nei giorni scorsi, sono stati i vertici della pallavolo provinciale, quando ancora Piacenza era al confine della zona rossa e la pandemia non era scoppiata in tutta la sua violenza. «Avevamo sentito le nostre società – sono le parole del presidente Cesare Lucca – chiedendo alla federazione regionale di cristallizzare le posizioni delle squadre impegnate in Serie C e Serie D e di ripartire la prossima stagione con le formazioni iscritte alle stesse categorie, mentre per le giovanili avevano ritenuto terminati i campionati. Non si trattava di una decisione ufficiale, ma di una proposta avanzata a Bologna a cui spettava la scelta definitiva». Il documento prevedeva lo stop fino al 22 marzo, data poi superata dal Decreto del Consiglio dei Ministri che ha bloccato tutto lo sport italiano fino al 3 aprile. Purtroppo, ormai si è capito, le attività non riprenderanno neppure in quella data.