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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Il “signor Bakery” cresce ancora: nuovo stabilimento da 20 milioni di euro

Marco Beccari, presidente della squadra di basket e titolare dell'azienda, annuncia un investimento record. «Fondamentale per ampliarci ulteriormente»

Un investimento da 20 milioni di euro per un complesso da 50mila metri quadrati. Numeri impressionanti per il nuovo stabilimento della Bakery che inizierà a prendere forma entro la fine dell’anno e dovrebbe essere completato ad agosto del 2022. «Partiremo con una linea produttiva, a regime ne avremo in funzione cinque» spiega Marco Beccari, socio e anima della società per azioni che dà il nome anche alla squadra di basket piacentina pronta fra una decina di giorni a iniziare il campionato di Serie A2. La struttura sorgerà a Forlimpopoli e si è resa necessaria per le richieste di un mercato in continua crescita. La Bakery, che produce prodotti da forno surgelati, è leader del settore e ha fra i propri clienti realtà internazionali del calibro di Autogrill, Lidl, MD, Conad, Old Wild West, Sammontana e Metro. Il 20 per cento delle richieste arriva dall’estero, anche se proprietà, fornitori e impiantistica sono totalmente italiani. «Siamo in continua crescita – spiega Beccari – e per questo è necessario ampliarci ulteriormente. Le previsioni per il 2021 vedono un aumento dai 30 milioni di fatturato attuali fino all’obiettivo dei 50 milioni a regime».

Obbligatorio dunque ampliare lo stabilimento che attualmente ospita 150 dipendenti e lavora sei giorni su sette. «Nell’impianto attuale più di così non è possibile fare. Abbiamo richieste superiori del 20-30 per cento rispetto alla produzione, non era più possibile rimandare una nuova crescita». L’ennesima, da quando nel lontano 2004 Beccari insieme al suo socio Roberto Parodi radunò un gruppo di clienti e di amici al Castello di Rezzanello per proporre quella che lui stesso definisce una “follia razionale”. «Ho esordito dicendo: diventeremo i leader a livello nazionale. Non voglio soldi dalle banche, mi servono i fondi per iniziare. Così abbiamo lanciato un Prestito Obbligazionario, proposto in tranche da 13mila euro cadauna da restituire in 3 anni al 6 per cento. Abbiamo rispettato i tempi mantenendo gli accordi e raccogliendo 400mila euro».

Marco Beccari-4

Ma come nasce il nome Bakery? «Ha una genesi curiosa. Quando andavo all’estero in tanti mi chiamavano Bakery invece di Beccari. Visto che in inglese significa forno abbiamo deciso di tenerlo». Un segno del destino.

All’inizio la società faceva produrre da esterni, poi nel 2005 rileva la Formitalia assorbendone anche i debiti che ripaga in un anno e mezzo iniziando a preparare i prodotti in proprio nell’impianto di Cesena; quattro anni più tardi si espande acquisendo la Vittoria, un’altra azienda che prepara basi per la pizza. Nel 2012 a Fermo nasce il nuovo stabilimento di 6 mila metri quadri di area con un’intuizione imprenditoriale più che azzeccata. «Fatturavamo 10 milioni di euro e l’investimento era di 8 milioni, ma anche in quel caso il mercato ci premiava, non abbiamo mai fatto il passo più lungo della gamba».

Tanto che da 18 anni a questa parte la Bakery spa ottiene risultati positivi e continua a distribuire utili, a testimonianza della qualità dell’azienda e dei quasi 500mila panini giornalieri che si sfornano fra Cesena e Fermo. Bufalino e Reginella, che si trovano in tutti gli autogrill, partono da qui e dall’idea di un imprenditore che dopo aver praticato sport a buoni livelli da ragazzo ha deciso di investire nel basket piacentino. «Inizio la mia undicesima stagione da proprietario e presidente, un'avventura che mi ha dato grandi soddisfazioni. Come è nata l’idea? Non abbiamo la possibilità di comunicare direttamente i nostri prodotti, così per far girare il marchio abbiamo scelto lo sport. E’ il nostro unico investimento pubblicitario, il mio socio è d’accordo e io seguo tutto in prima persona con grande passione». Così come aveva iniziato con grande passione l’avventura lavorativa nel 1986 al Mulino Bianco, in quella che allora si chiamava tentata vendita. «Giravo con un Fiorino carico di prodotti e li proponevo direttamente ai negozi. Un’esperienza bellissima». Da lì il passaggio da Barilla a Knorr, dalla Milupa alla Lazzaroni, di nuovo Barilla alla divisione prodotti surgelati per diventare a 32 anni uno dei dirigenti più giovani del settore.

Adesso un nuovo passo in avanti con lo stabilimento che certifica il continuo sviluppo mentre la squadra di basket è pronta per una nuova avventura da neopromossa in Serie A2. Con quale obiettivo? La risposta è scontata: continuare a crescere.

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