Leonardo Garilli, l’Ingegnere che ha fatto grande il Piacenza
Imprenditore di successo e dirigente sportivo illuminato, in biancorosso avvia una politica di rigore finanziario, crea una struttura societaria efficiente e punta sul settore giovanile. I risultati sono incredibili
Laureato in ingegneria meccanica al Politecnico di Milano, Garilli ha legato il suo nome come imprenditore al mondo della distribuzione del gas metano. Inizia la propria attività seguendo la costruzione di impianti in città e nella provincia, e a metà degli anni Cinquanta allarga il proprio raggio acquisendo appalti dalla società milanese Sodigas. Nel 1975 compra il pacchetto di maggioranza della Camuzzi, società milanese attiva nella distribuzione del gas metano e ne estende il raggio d'azione alla gestione dell'acqua (rifornimenti e depurazione) e ai servizi per l'ambiente. Nel 1979 la Camuzzi ingloba la Società Nazionale Gazometri, cambiando denominazione in Camuzzi Gazometri: sotto la guida di Garilli la società diviene una holding internazionale estendendo i propri interessi soprattutto al mercato argentino a partire dal 1992. Alla fine del 1996 (anno della scomparsa dell’Ingegnere che era nato nel 1923) la Camuzzi è il primo distributore privato italiano per gas e acqua, con 1600 miliardi di fatturato e tremila dipendenti. Un vero miracolo italiano.
Quando acquista il Piacenza nel luglio 1983, la società versa in condizioni economiche e sportive disastrose. La squadra era infatti retrocessa dalla serie C1 alla serie C2, ed era a concreto rischio di fallimento, tanto che le istituzioni cittadine ne avevano richiesto l'aiuto. Garilli stesso era intenzionato ad intervenire. Affiancato da uomini di fiducia della Camuzzi per la parte organizzativa (il vice presidente Mario Quartini era capo del personale), e da esperti di calcio per quella tecnica (come il talent scout Giuseppe Brolis e l'allenatore Titta Rota), Garilli dà inizio a un lungo periodo di stabilità societaria, restando al timone della società fino alla scomparsa avvenuta nel 1996. Oltre ad avviare una politica di rigore finanziario, Garilli crea per primo una struttura societaria efficiente che era sempre mancata alla società piacentina e punta sulla ricostruzione del settore giovanile. Sotto la sua presidenza, inoltre, il Piacenza conquista immediatamente la promozione in Serie C1 e, dopo tre stagioni, torna in Serie B, categoria dalla quale mancava dal 1976, rimanendovi per due anni consecutivi. Nel 1993, infine, la squadra allenata da Luigi Cagni approda per la prima volta in Serie A dove rimarrà per una decina di stagioni.