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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Nino Bixio: ecco il Tennis Stadium Silvio Arcelloni

Il momento più commovente è sicuramente quando Lucia Arcelloni sale sul palco e ricorda il marito Silvio, al quale è intitolato il nuovo e fiammante Nino Bixio Stadium. La voce di Lucia è rotta dall'emozione nel ricordare il marito scomparso, per...

Il momento più commovente è sicuramente quando Lucia Arcelloni sale sul palco e ricorda il marito Silvio, al quale è intitolato il nuovo e fiammante Nino Bixio Stadium. La voce di Lucia è rotta dall'emozione nel ricordare il marito scomparso, per il suo senso dell'avventura e per il suo amore verso il tennis. Già, l'amore per il tennis. E' stata la sua grande passione per questo sport a convincere la famiglia Arcelloni a donare - con le proprie forze - questo autentico gioiello alla società Nino Bixio e, cosa ancora più importante, a fondare la Scuola Tennis Silvio Arcelloni dedicata interamente ai giovani. E qui si intrecciano le parole del sindaco Dosi: «Quello della famiglia Arcelloni - dice il primo cittadino - è un esempio concreto e puro di mecenatismo moderno. Lucia ha deciso di trasformare la memoria dolorosa, per la scomparsa del marito, in vita pura, cioè realizzando una scuola per bambini per permettergli di coltivare il tempo libero attraverso lo sport».

Ma queste sono le parole dette dal palco una manciata di minuti prima che avvenga il taglio del nastro. Il pomeriggio racconta invece di una presentazione in bello stile alla società Nino Bixio, con il padre dell'Australian ed ex tennista di primissimo piano, Giordano Maioli, che per l'inaugurazione della struttura e della scuola si presenta accompagnato da due mostri sacri del tennis azzurro, Lea Pericoli e Nicola Pietrangeli, unanimemente riconosciuto come il più grande tennista italiano di tutti i tempi. Per lui parlano le due vittorie al Roland Garros (1959 e 1960) e la semifinale (1960) a Wimbledon, mentre Lea Pericoli rimane un'icona che contribuì enormemente alla diffusione del tennis femminile. Quasi una centinaio i presenti al taglio del nastro, naturalmente il tutto diretto dalla presidentessa della Nino, Laura Radice, tra gli invitati ci sono il sindaco Paolo Dosi e l'ex Roberto Reggi, ma anche numerosi imprenditori della provincia tra cui Stefano Gatti, Antonio Cerciello e Bruno Giglio oltre alle autorità invitate. C'è anche Sandro Fabbri, presidente della Vittorino da Feltre e il delegato provinciale della Fit, Gianni Fulgosi.

«Finalmente ce l'abbiamo fatta - ha detto Laura Radice - dopo due anni di cantiere possiamo tagliare il nastro a questa importante struttura che la famiglia Arcelloni ha deciso di donare alla Nino Bixio insieme alla scuola tennis che porta il nome del marito Silvio. All'interno c'è anche una scultura di Beppe Tirelli che rappresenta la piacentini e il tennis, le tribune possono ospitare oltre 100 persone, ma quello a cui teniamo di più è lo spirito di questo "stadium" che sarà dedicato più che altro all'attività dei bambini ed è il regalo migliore per i 130 anni che la Nino Bixio sta per compiere». Parole dolci, alle quali Giordani Maioli aggiunge: «Arcelloni era una persona allegra, e lo sport in generale è allegria, dunque non c'era modo migliore per ricordarlo e onorare la sua memoria».

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