rotate-mobile
SportLibri

La partita - Il romanzo di Italia-Brasile. Quando il calcio è metafora di tante vite

Nell’ultimo libro di Piero Trellini le storie di vita e le emozioni del pallone collegate alla partita che ha segnato un'epoca

In piazza Cavalli la gente si abbraccia come tanti bambini sotto l’albero di Natale. E offendiamo il mondo. Perché il calcio è questo, è fatto di questo. E il nemico non è quello in campo, i compassatissimi tedeschi, ma dentro di noi, nella vita. La città è illuminata a giorno in quel magico 1982. Siamo nella leggenda e pensiamo che sarà irripetibile quella notte in cui una città insonne festeggia come può.

Pochi ricordano che in quel 1982 la città di Piacenza compie 2200 anni, il sindaco è il socialista Stefano Pareti che per l’occasione nel settembre dello stesso anno inviterà in città il presidente della Repubblica Sandro Pertini, espressione di un’Italia vicina alla gente; Piacenza si veste di nuovo, si fa bella tra inviati dei vari quotidiani che giungono in riva al Po e televisioni di Stato. Quel magico 1982 racchiude un’epoca beata e spensierata tra i concerti di grandi cantautori e l’esplosione della disco dance. Gli amici della notte dei ragazzi di allora si chiamano “People” e “Sonnambula”. Siamo orgogliosi del nostro modo di essere, del nostro senso di appartenenza. E’ l’ultima stagione prima del grande cambiamento, del crollo dell’Unione Sovietica e delle grandi migrazioni. Il resto è storia di oggi.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La partita - Il romanzo di Italia-Brasile. Quando il calcio è metafora di tante vite

SportPiacenza è in caricamento