rotate-mobile
SportLibri

Fuorigioco: Beppe Signori e la forza dell’innocenza

Nella biografia degli ultimi dieci anni l’ex bomber racconta la sua storia. Inizia oggi SportLibri, la nuova rubrica di Sportpiacenza dedicata ai volumi sullo sport

Inizia oggi una nuova rubrica che terrà compagnia ai lettori di Sportpiacenza. Mauro Molinaroli, figura notissima in campo giornalistico, recensirà per i nostri lettori un libro a tema sportivo. Si inizia con "Fuorigioco" sulla storia di Beppe Signori, attaccante cresciuto indossando la maglia del Piacenza e poi esploso al Foggia, alla Lazio e in Nazionale. SportLibri, questo il nome della rubrica, sarà appuntamento periodico che riguarderà fatti e personaggi non solamente della nostra città ma di tutto il mondo sportivo che ci circonda.

Ricordate quando la Procura di Cremona aprì un’inchiesta a carico di numerosi calciatori coinvolti in un maxi scandalo di scommesse illecite? Ne facevano parte diversi giocatori tra i quali la bandiera dell’Atalanta Cristiano Doni, l’ex biancorosso Carlo Gervasoni e tanti altri, tutti nomi di seconda fascia ad esclusione di uno: Beppe Signori, ex bomber della Nazionale e della Lazio, del Bologna e del Genoa con alle spalle due anni in biancorosso nei primi anni Ottanta, quando allenatore di quel Piacenza era Titta Rota. Signori, giudicato allora pesantemente coinvolto nell’inchiesta, viene arrestato l’11 giugno del 2011 e il 9 agosto dello stesso anno radiato a vita dalla Figc. Il 1° giugno 2021 viene riabilitato con un provvedimento di grazia emesso dal presidente Gabriele Gravina.   

A dieci anni di distanza, ora che Beppe Signori è stato assolto da due tribunali, quello di Modena e quello di Piacenza “perché il fatto non sussiste” dalle pesanti accuse legate al mondo delle partite truccate e delle scommesse clandestine, ha scritto un libro, “Fuorigioco” (Sperling & Kupfer), uscito proprio in questi giorni. Si tratta della sua versione dei fatti di questi anni molto difficili. A cuore aperto Signori riscrive una storia che non dimenticherà e che lo ha segnato irrimediabilmente, perché far capire che fosse estraneo a quei loschi e oscuri traffici criminali non è stato semplice. “E adesso ci vorrebbe un presidente disposto a scommettere su di me” ha dichiarato in questi giorni al Corriere della Sera durante un’intervista a proposito del libro, 192 pagine scritte per sentirsi definitivamente fuori da quel mondo in cui non è mai entrato.

Signori spiega di essere stato a quel tempo amico di Gigi Sartor che ha conosciuto degli investitori di Singapore: “Non sono però quelli dell’inchiesta scommesse, non c’entrano niente. Vogliono comprare una squadra di B e vogliono spendere il mio nome come futuro allenatore”. Aggiunge che gli diedero un compenso di 32mila euro, che depositò in Svizzera, con nome, cognome, modulo antiriciclaggio: “Per la procura diventa un conto cifrato perché scelgo di identificarlo con delle cifre. Andai all’incontro con i cinesi al posto di Sartor, poi però non vidi più nessuno di quella cordata”

Aggiunge: “Mi chiedono di puntare dei soldi su Atalanta-Piacenza combinata e io rifiuto. Per convincermi che si tratta di gente seria mi dicono: “Scrivi come va a finire, scrivi a che condizioni si può fare”. Io scrivo, metto il bigliettino nella tasca dei jeans e me ne dimentico. Fosse rimasto nei calzoni il bigliettino sarebbe andato distrutto, invece mia moglie svuota le tasche e il maledetto papello rimane in vista sul comò per due mesi e mezzo, dove lo trova la polizia e da lì scattano le manette".

C’è poi il discorso relativo alla rinuncia alla prescrizione, perché Signori non intende rimanere nel grigiore, dice di avere la coscienza a posto e vuole andare fino in fondo: “Ringrazio moltissimo il mio avvocato Patrizia Brandi perché i miei precedenti difensori mi avevano proposto di patteggiare, ma sarebbe stato come ammettere una colpa. Ho cambiato avvocati, con Patrizia abbiamo scelto la strada più difficile ed è emersa tutta la mia innocenza. Perché non ho patteggiato a Cremona? Perché sarei ancora in ballo mentre io vorrei tornare nel mondo del calcio”. E per il fatto che i mali non vengono mai soli, Signori nel 2019 è vittima di un embolo che parte dal polpaccio destro e gli buca il polmone, viene ricoverato il ospedale e il cuore comincia a fare i capricci. Lo stress probabilmente ha avuto il suo peso, infatti in quel periodo stava combattendo la battaglia più importante della sua vita. Il bel libro tra ricordi, rimpianti, accuse a un calcio malato, presunti dirigenti che scommettevano a perdere le società di serie C di cui erano direttori, partite truccate e una marea di arresti, pone fine a una vicenda che ha reso la vita molto difficile a Beppe Signori.

TITOLO: Fuorigioco. Perde solo chi si arrende

AUTORE: Beppe Signori

EDITORE: Sperling & Kupfer

COSTO: 17 euro

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fuorigioco: Beppe Signori e la forza dell’innocenza

SportPiacenza è in caricamento