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Sabato, 20 Aprile 2024
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Shevchenko, l’Ucraina e l’amore per il Milan

“Forza gentile” è il libro scritto dal bomber rossonero e Pallone d'oro insieme al giornalista Alessandro Alciato

E’ più che mai attuale la storia di Andriy Shevchenko scritta insieme ad Alessandro Alciato, dal titolo “Forza gentile” (Baldini+Castoldi, 2021) perché questo grande campione tuttora molto amato in Italia ha attraversato il tenebroso tunnel a Kiev (la vicenda comincia con lo scoppio del reattore di Chernobyl, nell’aprile 1986, quando Sheva ha appena dieci anni e scampa di poco all’incubo delle radiazioni) e in quella stessa Kiev dove è tornato qualche anno fa per allenare l’Ucraina è oggi teatro di guerra, una guerra atroce di fronte alla quale Sheva avuto parole durissime, lanciando recentemente un appello per la sua gente.

Da ragazzo è affascinato da molti sport, tra i quali l’hockey, prima di bruciare le tappe nell’adorata e mai dimenticata Dinamo Kiev, dove in un clima di gerarchie post-sovietiche Sheva si dedica agli allenamenti alla Ivan Drago, si affeziona ai  compagni di squadra tra i quali il mitico Serhij Rebrov che, prima della partite decisive, si rilassa in ritiro facendo il radioamatore e la grande venerazione e l’immensa stima per Valeriy Lobanovskyi, generale dell’esercito sovietico passato al calcio per le sue competenze tecniche e allenatore di Shevchenko dal 1997 al 1999 con cui il bomber ucraino impara a non abbassare mai la guardia e a non avere paura dei maggiori palcoscenici europei. Sono pagine preziose che catturano, queste dedicate alla prima gioventù dove la storia sportiva di Andriy si coniuga con un Paese, quello ucraino, molto problematico e alle prese con importanti mutazioni politiche che raggiunge la propria indipendenza dall’Urss il giorno di Natale del 1991. La narrazione, anche per questi aspetti di carattere sociale che hanno coinvolto il giovane Sheva, assume un valore aggiunto nella straordinaria carriera di un atleta che ha saputo farsi amare dai tifosi italiani per la sua cortesia, la lealtà sportiva e per il grande impegno civile e sociale.

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