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Bossalini e gli Italiani di scherma: «Ha funzionato tutto alla perfezione. Il Pettorelli? Numeri molto positivi». VIDEO

Il presidente del Circolo piacentino, e tecnico della nazionale, traccia il bilancio dell'intensissima tre giorni. «Una soddisfazione enorme che candida Piacenza anche per eventi importanti in futuro»

Diciamolo chiaramente, non sono stati tre giorni facili per Alessandro Bossalini e per tutto lo staff del Pettorelli. Perché dietro la vetrina dei Campionati italiani di scherma, che hanno ricevuto grandi apprezzamenti da parte di tutti gli atleti e delle società coinvolte, c’è un lavoro che parte da molto lontano. Per il Circolo piacentino sono stati mesi impegnativi perché tutto funzionasse alla perfezione e i ringraziamenti arrivati dai più alti vertici federali confermano che fare meglio di così sarebbe stato davvero impossibile.

Una tre giorni intensissima a Piacenza con gli Italiani di scherma. Come è andata?

«Il bilancio – spiega il numero uno del Pettorelli e tecnico della nazionale – è molto positivo; tutto ha funzionato alla perfezione. Ci sono state tantissime gare di scherma e non solo; siamo soddisfatti perché l’obiettivo era portare il nostro sport in città ma anche far conoscere il territorio. Le attività collaterali ci hanno permesso di raggiungere quello che inizialmente era il nostro scopo».

Da un punto di vista sportivo sono arrivati anche i risultati.

«Assolutamente sì. Il Circolo Pettorelli ha confermato tutte le squadre in categoria, questo ci rende estremamente felici e porta una grande fiducia per il futuro».

Una preparazione lunghissima, avete ricevuto anche i complimenti del presidente Paolo Azzi, numero uno della Federscherma. La soddisfazione è grande.

«E’ stata una gradita sorpresa, Azzi è venuto personalmente a visitare i padiglioni e ci ha ringraziato per il lavoro fatto; è una soddisfazione enorme che candida Piacenza anche per i prossimi appuntamenti ed eventualmente anche per eventi importanti in futuro. Volevamo farci conoscere perché ero sicuro: l’ospitalità piacentina è sempre la migliore».

Parlando del Circolo Pettorelli che periodo state attraversando? Normalmente la scherma registra picchi di interesse nell’anno olimpico, ma gli ultimi Giochi di Tokio non sono stati all’altezza delle aspettative, sempre altissime, legate a uno sport capace da sempre di regalarci valanghe di medaglie. A voi come sta andando?

«Dal Giappone non sono arrivati i risultati che avremmo meritato, ma comunque non si è trattata di una spedizione tragica come alcuni hanno descritto, perché abbiamo portato a casa cinque medaglie, anche se è mancato l’oro. Per quanto riguarda il Pettorelli i numeri sono molto positivi, siamo riusciti a tornare ai livelli pre-covid superando le 110 iscrizioni. Le Olimpiadi hanno comunque rappresentato un traino eccezionale».

Oltre ai Giochi significa che voi state lavorando molto bene sul territorio.

«L’impegno dei maestri e di tutto lo staff è importante e sta migliorando sempre di più. Cerchiamo di organizzare con una frequenza sempre maggiore manifestazioni che permettano di conoscere questo sport veramente alla portata di tutti».

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