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Venerdì, 19 Aprile 2024
Rugby

Rugby - Matteo Luccardi: «Che emozione segnare con la maglia dell'Italia»

Il tallonatore piacentino classe '98 (del Calvisano) è stato tra i protagonisti la scorsa settimana della vittoria degli Azzurri in Galles nel 6 Nazioni Under 20

«Nel corso della mia giovane carriera ho accumulato circa una ventina di caps con la nazionale, ho preso parte a tutte le selezioni nazionali dall’under 17 all’under 20, una serie di partite che mi hanno aiutato a crescere sempre di più come giocatore, a livello tecnico ma soprattutto a livello mentale. Scendere in campo con la maglia azzurra è sempre stato un momento in cui potevo mettermi alla prova e mi ha dato la possibilità di affrontare le migliori squadre a livello mondiale. In questo Sei Nazioni mi ha impressionato particolarmente la Francia: la nostra annata non ha mai perso contro di loro fino all’ultima partita, in cui abbiamo subito una brutta sconfitta, anche se sono abbastanza convinto del fatto che il risultato non rispecchi del tutto il vero divario che ci separa. Mi ha colpito l’evoluzione fisica e tecnica di questa squadra negli ultimi anni, che ha saputo maturare parecchie individualità di alto livello. Un giocatore internazionale da cui invece prendo ispirazione è Tom Youngs, un tallonatore inglese che è stato parecchi anni in nazionale, di cui ho sempre ammirato le doti tecniche e fisiche».

Quando Matteo non indossa la maglia di tallonatore della nazionale, mette quella del proprio club che ad inizio stagione ha deciso di investire su di lui. Non un club qualsiasi, ma una fucina di talenti che non smette mai di puntare alla linea verde. Per il tallonatore una grande chance da non lasciarsi scappare. «Verso la fine della stagione sportiva a Parma, mi è stato offerto un posto nella squadra del Calvisano. Nonostante inizialmente avessi paura che il salto fosse troppo grande, dopo averci pensato bene ho capito che per una giovane prima linea come me fosse un’opportunità irripetibile. A Calvisano ho la fortuna di potermi allenare e giocare con grandi giocatori, sia giovani che di esperienza, da cui sto imparando molto, come per esempio i miei compagni di reparto, Morelli (capitano) e Giovanchelli. Per quanto riguarda il mio futuro, sicuramente vorrei avere la possibilità di affermarmi nel mondo della palla ovale italiano, e perché no, magari anche all’estero. Mi alleno ogni giorno con questo obbiettivo in mente, nonostante sia consapevole di dovermi impegnare al massimo, ma sono motivato e pronto ad affrontare quello che mi aspetta. Sicuramente è anche molto importante che nel frattempo riesca a terminare i miei studi all’università di Scienze Motorie di Parma». Del resto, in valigia, se c’è posto per due maglie ed un’idea non può esserci spazio anche per una laurea?

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