«I genitori mi ringraziano perché i loro figli imparano a prendere decisioni già a 15 o 16 anni. Andrebbero applauditi per questo, andrebbero incoraggiati e incitati all’inizio della partita. Prendere decisioni a quell’età non è facile»
Il presidente degli arbitri piacentini: «Quello che è successo è vergognoso, sono indignato. Non è possibile che degli adulti insultino i ragazzini». Poi alle società: «Il rapporto con i dirigenti è molto buono, ma bisogna fare un passo avanti»