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Volley - E' nato il PalaGamba. VIDEO

Lo hanno ripetuto più o meno tutti: alla cerimonia probabilmente Vincenzo Gambardella non sarebbe neanche intervenuto. Perché lui era una persona a cui apparire interessava meno di zero, un uomo di campo, un dirigente che alle parole...




Lo hanno ripetuto più o meno tutti: alla cerimonia probabilmente Vincenzo Gambardella non sarebbe neanche intervenuto. Perché lui era una persona a cui apparire interessava meno di zero, un uomo di campo, un dirigente che alle parole preferiva i fatti. Una persona «irritante» (così lo ha definito la figlia Elisabetta) di fronte al quale però «ti scioglievi non appena ti schiacciava l’occhio. Sono stata fortunata a crescere con lui, anche quando - ride - mi costringeva a svegliarmi presto la domenica mattina per venire al Palazzetto di via Alberici a fare la segnapunti». Da oggi il campo da gioco è intitolato proprio a lui, allo storico numero uno della pallavolo piacentina, una persona che di quel campo frequentato per tantissimi decenni ha fatto la propria casa.

IN TANTI PER L'INAUGURAZIONE
A salutarlo c’erano dirigenti, allenatori giovani e meno giovani, le sue ex giocatrici e tante persone che si sono avvicinate alla pallavolo proprio grazie a lui. Tutti ci hanno litigato (lo ricordavamo a più riprese), ma nonostante quel suo carattere burbero il Gamba è riuscito a farsi volere sempre bene. Perché era unico e soprattutto perché sapevi che la sua passione per il volley era smisurata.
Per ricordarlo una targa dorata, che da questa mattina fa bella mostra di sé ai lati del terreno di via Alberici, «ricordo di una vita dedicata allo sport» ha spiegato l’assessore Giorgio Cisini, sottolineando il «percorso irto di ostacoli per arrivare all’intitolazione, che però abbiamo superato in tempi brevi».
Stesso concetto ribadito da Stefano Perrucci, suo omologo in Provincia: «E’ stato il monarca del volley locale, 40 anni da presidente sono un record impossibile da superare. Un personaggio non facile, ma questo suo carattere si trasformava in determinazione».
Per sottolineare l’importanza dell’evento sono intervenuti anche Roberto Gentilotti, presidente onorario del Coni, e Paola De Micheli, attuale numero uno della Legavolley maschile. «E’ un bellissimo regalo alla città - ha spiegato l’onorevole De Micheli - perché se a Piacenza il volley è arrivato ai massimi livelli è grazie a dirigenti come Gambardella, bravi a costruire le condizioni giuste. Una persona dal carattere spigoloso, ma sempre un condottiero: quando c’erano problemi da risolvere lui era sempre in prima linea. Un esempio vale più di mille parole e lui è stato un grande esempio».

UN GRANDE DIRIGENTE DELLO SPORT PIACENTINO
Analisi condivisa da Robert Gionelli, delegato provinciale del Coni: «E’ bello ricordare in questo modo i grandi dirigenti del nostro territorio. Stiamo parlando di una persona capace di portare migliaia di giovani a praticare sport senza mai chiedere le luci della ribalta». Dopo l’intervento del consigliere comunale Guglielmo Zucconi, che ha ribadito l’importanza del Gamba per la crescita della pallavolo a Piacenza («se siamo a questi livelli dobbiamo dire grazie a lui e a Roberto Regondi, con cui ha collaborato per tantissimi anni»), la parola è passata a Marco Bergonzi, successore di Gambardella alla presidenza della Fipav provinciale. «Se ci troviamo tutti qui è perché c’è stato chi ha messo in moto la macchina. Questo era Vincenzo Gambardella, la pallavolo è nata con lui sulla pista di pattinaggio Lia Chiapponi, per poi trasferirsi al Palazzetto di via Alberici dove ha vissuto momenti importantissimi. Per me è una grande responsabilità portare avanti quello che è stato creato in tanti anni dal Gamba».
E che oggi è reso immortale anche dall’intitolazione ufficiale: nasce il PalaGamba e l’impianto sarà per sempre la sua casa.

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