«Il Bovo day è vita». Consegnati dieci defibrillatori
«Il sacrificio di Bovolenta non è stato inutile. Lui è ancora con noi e sta contribuendo a salvare tante vite umane». Sono le parole di Guido Molinaroli a sintetizzare la consegna di dieci defibrillatori a società di città e provincia grazie ai...
«Il sacrificio di Bovolenta non è stato inutile. Lui è ancora con noi e sta contribuendo a salvare tante vite umane». Sono le parole di Guido Molinaroli a sintetizzare la consegna di dieci defibrillatori a società di città e provincia grazie ai fondi raccolti in occasione dellultimo Bovo day organizzato a Piacenza. Un numero importante, che fa salire i preziosi strumenti salvavita a disposizione del nostro territorio fino a un centinaio, cifre che testimoniano come da quindici anni a questa parte liniziativa sia penetrata i modo deciso nel territorio. E ancora più interessante è il dato relativo alle vite salvate: a oggi sono state 92 le persone riportate in vita grazie ai defibrillatori.
VITE UMANE - La cerimonia di consegna si è tenuta in Prefettura, alla presenza del padrone di casa Antonino Puglisi: «Non ci sono attività più importanti del salvare una vita umana» ha spiegato. Sotto la regia di Rita Nigrelli, parola a Daniela Aschieri, presidentessa e anima di Progetto Vita. «La nostra è uniniziativa unica, che nessuno è ancora riuscito a replicare in Italia. Il nostro segreto? Coinvolgere migliaia di volontari avendo un unico obiettivo: salvare le persone».
In sala anche Alessandro Capucci, ideatore del Progetto che continua a seguire quanto succede a Piacenza nonostante per lavoro si sia trasferito come primario ad Ancona. «Piacenza - ha spiegato - resta la città ideale nella quale diffondere iniziative simili, perché le istituzioni sono facilmente raggiungibili da chiunque. Infatti quando presentammo la nostra idea lapertura e ladesione furono immediate. Ma non bisogna mai dimenticare che questi progetti possono crescere solamente se cè informazione»
SPORT - E uno dei modi scelti per sensibilizzare e arrivare al maggior numero possibile di persone è stato quello di coinvolgere il mondo dello sport, con la pallavolo in prima linea. «Siamo qui a consegnare i frutti del Bovo Day - sono le parole di Marco Bergonzi, presidente provinciale della Fipav - una giornata indimenticabile per tre motivi. Da un punto di vista agonistico è stata la prima volta della Nazionale seniores a Piacenza, poi possiamo finalmente annunciare di essere la prima provincia in Italia ad avere tutti gli impianti di pallavolo cardioprotetti e quindi abbiamo dimostrato che grazie al volontariato e a tanta forza di volontà le società possono dotarsi dei defibrillatori praticamente a costo zero».
CULTURA - Linsegnamento della cultura dellemergenza è stato sottolineato anche da Guido Molinaroli e Hristo Zlatanov, mentre la chiusura è toccata a Federica Lisi, moglie di Vigor Bovolenta. «E stato meraviglioso collaborare con Progetto Vita, perché è stupendo fare qualcosa per tenere in vita le persone e il Bovo day si sposa con la vita. Ho visto i filmati della manifestazione e mi hanno colpito i tanti sorrisi della gente. Sono proprio questi sorrisi che mi fanno andare avanti».
Alla fine sono stati consegnati i dieci defibrillatori, che verranno collocati negli impianti dellItis (società Piace volley), Anna Frank (Copra giovanile), Palazzetto di Borgonovo, PalaCastello e palestra Tina Pesaro di Castelsangiovanni, quindi a Gazzola, Gossolengo, Lugagnano, Podenzano e Rottofreno.
VITE UMANE - La cerimonia di consegna si è tenuta in Prefettura, alla presenza del padrone di casa Antonino Puglisi: «Non ci sono attività più importanti del salvare una vita umana» ha spiegato. Sotto la regia di Rita Nigrelli, parola a Daniela Aschieri, presidentessa e anima di Progetto Vita. «La nostra è uniniziativa unica, che nessuno è ancora riuscito a replicare in Italia. Il nostro segreto? Coinvolgere migliaia di volontari avendo un unico obiettivo: salvare le persone».
In sala anche Alessandro Capucci, ideatore del Progetto che continua a seguire quanto succede a Piacenza nonostante per lavoro si sia trasferito come primario ad Ancona. «Piacenza - ha spiegato - resta la città ideale nella quale diffondere iniziative simili, perché le istituzioni sono facilmente raggiungibili da chiunque. Infatti quando presentammo la nostra idea lapertura e ladesione furono immediate. Ma non bisogna mai dimenticare che questi progetti possono crescere solamente se cè informazione»
SPORT - E uno dei modi scelti per sensibilizzare e arrivare al maggior numero possibile di persone è stato quello di coinvolgere il mondo dello sport, con la pallavolo in prima linea. «Siamo qui a consegnare i frutti del Bovo Day - sono le parole di Marco Bergonzi, presidente provinciale della Fipav - una giornata indimenticabile per tre motivi. Da un punto di vista agonistico è stata la prima volta della Nazionale seniores a Piacenza, poi possiamo finalmente annunciare di essere la prima provincia in Italia ad avere tutti gli impianti di pallavolo cardioprotetti e quindi abbiamo dimostrato che grazie al volontariato e a tanta forza di volontà le società possono dotarsi dei defibrillatori praticamente a costo zero».
CULTURA - Linsegnamento della cultura dellemergenza è stato sottolineato anche da Guido Molinaroli e Hristo Zlatanov, mentre la chiusura è toccata a Federica Lisi, moglie di Vigor Bovolenta. «E stato meraviglioso collaborare con Progetto Vita, perché è stupendo fare qualcosa per tenere in vita le persone e il Bovo day si sposa con la vita. Ho visto i filmati della manifestazione e mi hanno colpito i tanti sorrisi della gente. Sono proprio questi sorrisi che mi fanno andare avanti».
Alla fine sono stati consegnati i dieci defibrillatori, che verranno collocati negli impianti dellItis (società Piace volley), Anna Frank (Copra giovanile), Palazzetto di Borgonovo, PalaCastello e palestra Tina Pesaro di Castelsangiovanni, quindi a Gazzola, Gossolengo, Lugagnano, Podenzano e Rottofreno.