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Inizia la Serie C di volley e torna il caos: a Bologna obbligatori i tamponi per entrare in palestra

Nel week end scendono in campo Libertas, Carpaneto e Gossolengo. Ordinanza sindacale del comune capoluogo di regione, per ora nessuna squadra piacentina interessata

Parte il campionato di Serie C e subito arriva la sorpresa, a dimostrazione del caos che regna nel mondo dello sport. Iniziamo dagli appuntamenti in cui sono coinvolte le squadre piacentine: ad aprire le danze venerdì 12 febbraio sarà il Savi Italo Carpaneto impegnato alle 20.30 a Sassuolo contro il Green Warriors. Sabato scendono in campo le altre due formazioni della nostra provincia: nel maschile alle 18 al PalaGambardella la Libertas Steriltom ospita la Polisportiva Modena Est, mentre fra le ragazze alle 21 a Gossolengo l’Sga Mio Volley attende la visita del Corlo Hidromec.

La sorpresa, che per il momento non riguarda le squadre piacentine, è una delibera del Comune di Bologna che obbliga tutti coloro che entreranno nelle palestre comunali (dunque anche chi arriva da altre province) ad effettuare un tampone che dia esito negativo nei 15 giorni antecedenti la gara. Si ribalta dunque quanto deciso nella riunione fra le società di categoria, quando i club avevano optato per la ripresa lasciando liberi eventuali esami da effettuare alle proprie atlete. Se da Piacenza a Modena dunque si potrà giocare senza alcun tipo di controllo, chi sarà impegnato a Bologna avrà l’obbligo di presentare un esame che abbia dato ovviamente esito negativo, in caso contrario non sarà ammesso all’impianto. L’ordinanza sindacale parla di tampone “il cui esito negativo non può essere antecedente 72 ore all’ingresso in palestra. Test che deve essere ripetuto ogni 15 giorni”.

Al momento la cosa non riguarda le squadre piacentine perché nessuna di loro è inserita in un raggruppamento con avversarie bolognesi. Resta da capire se altri comuni prenderanno spunto da quanto deciso nel capoluogo di regione, rendendo così superati gli accordi fra le società e soprattutto perché determinate decisioni non vengano prese a livello centrale ma a macchia di leopardo, creando grosse differenze fra territorio e territorio.

L'ORDINANZA SINDACALE DEL COMUNE DI BOLOGNA

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