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La Canottieri Ongina prova a chiudere subito i conti

Sabato a Bolzano i piacentini, dopo il successo nella gara di andata, cercano una vittoria per conquistare la finale play off

Una vittoria per continuare a inseguire il sogno-A2 e scongiurare l’ipotesi-“bella”. Dopo il successo di sabato scorso a Monticelli (3-0), la Canottieri Ongina torna in campo per sfidare l’Avs Mosca Bruno Bolzano nella prima fase dei play off di serie B maschile. Il secondo atto della serie è in programma domani (sabato) alle 18 nella città altoatesina. In caso di vittoria, i gialloneri piacentini passerebbero il turno, mentre viceversa i conti si regolerebbero mercoledì alle 21 nel match eventualmente in programma a Monticelli.

QUI CANOTTIERI ONGINA – I gialloneri allenati da Massimo Botti e Davide Zanichelli sono arrivati agli spareggi promozione dopo aver vinto il girone A con 66 punti, frutto di 23 vittorie e 3 sconfitte, e aver conquistato il terzo posto nella Coppa Italia di categoria. Sabato scorso, la Canottieri Ongina ha iniziato al meglio il cammino nei play off vincendo 3-0 la prima sfida contro Bolzano davanti al pubblico di Monticelli che ha affollato il palazzetto di via Edison. Un primo set equilibrato (26-24), poi i padroni di casa piacentini hanno innestato il turbo, non lasciando scampo all’avversario. A trascinare i gialloneri, l’opposto Maikel Cardona, autore di 20 punti e del 79 per cento in attacco (19 palloni su 24), con lo schiacciatore Sandro Caci a dar man forte (14 punti). A completare il possibile sestetto di gara 2, il regista Riccardo Giumelli (bravo direttore d’orchestra nel primo atto), i centrali Beppe De Biasi e Paolo Bonola (quest’ultimo autore del muro del 26-24 del primo set), il libero Gianluca Bisci (applaudito per i suoi interventi in difesa)  e l’altro martello Andrea Nasari, preziosa pedina di equilibrio. Tutto questo senza dimenticare ovviamente il resto della rosa, più volte preziosa durante la stagione e pronta a dare il proprio apporto.

L’AVVERSARIO – L’Avs Mosca Bruno Bolzano è arrivata ai play off dopo il secondo posto nel girone C ed è allenata da Andrea Burattini, tecnico marchigiano che vanta un’esperienza importante a livello giovanile oltre ad aver condotto anche la prima squadra di Trento in A1. Il “top player” è un nome che ha scritto la storia di Piacenza: l’opposto Mauro Gavotto, che in carriera ha calcato quasi esclusivamente i campi di A1 per poi passare in A2 a Vibo e infine sposare il progetto altoatesino. Altro nome importante quello del centrale Alessandro Paoli (ex Vibo in A2) , mentre in posto quattro c’è Paolo Ingrosso, conosciuto nel panorama-beach volley. Il libero è Sebastiano Thei, già campione d’Italia nel 2015 con Trento (dove ha vinto anche una Supercoppa italiana nel 2013) e lo scorso anno a Mondovì. A completare il probabile sestetto, il regista Spagnuolo, il centrale Bleggi e la banda Agostini.

L’INTERVISTA DOPPIA – Stesso ruolo, un alto tasso di classe ed esperienza, entrambi hanno vestito la maglia di Piacenza e anche delle rispettive nazionali. Sono tanti i punti in comune tra gli opposti Maikel Cardona (Canottieri Ongina) e Mauro Gavotto (Avs Mosca Bruno Bolzano), che abbiamo messo a confronto in un’intervista doppia.

Gara 1 ha espresso un verdetto netto: 3-0 a favore della Canottieri Ongina. Come giudichi il primo atto della serie?

Cardona: “Era molto favorevole giocare in casa ed è andata molto bene; credo che a nostro favore abbiano giocato l’attacco e l’atteggiamento”.

Gavotto: “Semplicemente noi abbiamo giocato male e loro sono stati perfetti. Abbiamo subìto passivamente la Canottieri Ongina”

Cosa può cambiare in gara 2 a Bolzano?

Cardona: “Ci aspettiamo la loro reazione e anche un eventuale differente rendimento nostro, oggettivamente molto alto in gara 1. Inoltre, Bolzano avrà il fattore campo dalla sua questa volta”.

Gavotto: “Mi auguro almeno di giocare a viso aperto questa partita e non uscire dal campo con qualche rammarico. Siamo consapevoli di aver fatto un mezzo miracolo ad arrivare ai play off, ma non costa nulla giocarsela arrivati a questo punto”.

Cosa toglieresti all’avversario?

Cardona: “Non toglierei nulla, mi godo con orgoglio la crescita costante e continua della mia squadra. Anzi, più forte è l’avversario, meglio è, così si continua a migliorare”

Gavotto: “Toglierei Giumelli, un palleggiatore che in questa categoria fa la differenza e che fa girare in modo perfetto la sua squadra”.

Cosa pensi del tuo “collega di ruolo”?

Cardona: “Da posto 1 e 2 i mancini sono molto scomodi, in quanto non molto comuni: per contenerli devi fare alcuni movimenti tecnici che non ti vengono naturali se non sei abituato a metterli in pratica in partita”.

Gavotto: “Lo invidio molto – sorride - perché attacca il tipo di palla che piaceva a me e che non riesco più a schiacciare”

Cosa potrà fare la differenza nella serie play off?

Cardona: “Il non avere contraccolpi a livello di testa dopo un set o una partita persa. Resettare è sempre la parola d’obbligo, anche dopo una vittoria. Anzi: bisogna scendere in campo nel match successivo come se avessimo perso la partita prima”.

Gavotto: “In questi due anni in serie B ho visto come il fattore campo sia molto rilevante, dal momento che le palestre sono molto differenti tra loro”

I tuoi ricordi piacentini.

Cardona: “A Piacenza ho vinto una Top Teams Cup (2006, ndc), ma ricordo più volentieri le stagioni a Cuneo e a Ravenna”

Gavotto: “Molto belli, sono stati anni stupendi. Abbiamo conquistato la promozione in A1 e vinto la Coppa Italia e successivamente ci siamo salvati nella massima serie nel mio primo anno di A1”.

Qual è stato l’anno più bello della tua carriera?

Cardona: “A Cuneo (2002) vincendo Coppa Italia, Coppa Cev e Supercoppa italiana”

Gavotto: “Ho giocato tanti anni e quindi ho avuto la fortuna di vivere tante belle stagioni. Direi gli otto anni tra Montichiari e Monza con il gruppo Gabeca”

Avete avuto il privilegio e l’onore di vestire le maglie delle rispettive nazionali.

Cardona: “Sono stati anni molto belli, io ero giovane, giocavo da opposto e avevo davanti tanti giocatori del calibro di Despaigne, Osvaldo Hernandez e Batte. Ricordo molto volentieri l’anno vissuto ad allenarci in Grecia, con tre nostri compagni che giocavano nel campionato ellenico. Normalmente eravamo fuori Cuba per massimo un mese, invece essere via insieme per così tanto tempo è stato un fattore di crescita sportivo e umano”

Gavotto: “Non posso dimenticare la partecipazione con la maglia azzurra alle Olimpiadi del 2008; già era un sogno arrivarci, poi l’infortunio di Fei mi ha proiettato in campo”.

GLI ARBITRI – A dirigere l’incontro tra Avs Mosca Bruno Bolzano e Canottieri Ongina saranno il primo arbitro Davide Ugolotti e il secondo arbitro Luca Rezzonico.

LA SERIE – Sabato scorso è andata in scena gara 1 a Monticelli, con la Canottieri Ongina che ha rispettato il fattore campo vincendo in tre set. Domani (sabato) il secondo atto della serie a Bolzano (ore 18), mentre in caso di vittoria degli altoatesini si andrebbe alla “bella”, in programma mercoledì alle 21 a Monticelli. 

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