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Volley B - Alice Morelli a Fiorenzuola: «Un grande traguardo»

Prima o poi capita. Nella vita, come nello sport. Alice Morelli, la prima volta l'ha vissuta. Ed è stata da salto triplo. Il centrale di Ottavello vestirà la maglia della Pavidea Steeltrade. Un premio arrivato alla soglia dei diciotto anni e...

Prima o poi capita. Nella vita, come nello sport. Alice Morelli, la prima volta l'ha vissuta. Ed è stata da salto triplo. Il centrale di Ottavello vestirà la maglia della Pavidea Steeltrade. Un premio arrivato alla soglia dei diciotto anni e all'inizio di una carriera cominciata al Volley '92, proseguita alla Rolleri, poi in serie C a San Giorgio e che ha avuto l'apogeo alla Riso Scotti Pavia dove ha avuto l'occasione di assaggiare bocconi di A2. Merito dei tecnici Rosario Braia e Guido Marangi che hanno sempre creduto nelle sue qualità tecniche. Lei ci ha messo del suo. E molto. Talento cristallino, voglia di stupire e mettersi alla prova, Alice ha risposto alla chiamata con l'entusiasmo di chi sa di essere arrivato ad un punto fondamentale del suo percorso agonistico. La B2 non è uno scherzo, potrà servire per fare esperienza e dare risposte importanti. A presente e futuro.
«Giocare a Fiorenzuola - afferma Alice - è un grande traguardo. Avevo già deciso di fare parte della Pavidea Steeltrade lo scorso anno, ma non se ne è fatto niente. Adesso l'attesa è finita».

Hai cominciato a praticare la ginnastica artistica. Poi sei passata alla pallavolo. Perché?
«La ginnastica l'ho praticata per sei anni ricevendo anche parecchie soddisfazioni. Però crescendo mi sono accorta che non avevo il fisico adatto per continuare su quella strada. Praticare uno sport mi è sempre piaciuto e a dodici anni, su consiglio di papà, mi sono detta: perché non provare con la pallavolo?. Detto fatto».

Sei una esordiente assoluta in B2. Ti fa un po' paura?
«Paura no, emozione sì. Credo di avere le motivazioni giuste per potermi misurare in questa categoria. Un altro sogno che diventa realtà».

Giovanni Errichiello allenatore, Valentina Guccione e Noemi Barbarini maestre. Tanta roba.
«Assolutamente. E' un trio di grande valore che, sono sicura, mi farà crescere».

Giovanni Errichiello è uno che non scherza. Allenamento anche a fine luglio.
«Gioco a pallavolo per passione e con molto piacere. Sono contenta di avere ripreso gli allenamenti così presto, perchè avevo tantissima voglia di ritrovare parquet, pallone e rete».

Cosa ti aspetti da questa stagione?
«Sicuramente di migliorarmi sotto tutti gli aspetti, poi spero di divertirmi e, perchè no, togliermi qualche altra soddisfazione».

Studentessa al Liceo Scientifico Respighi e giocatrice di pallavolo. Scuola e palestra vanno d'accordo?
«Mah. Il rapporto è sempre stato molto impegnativo, però finora sono riuscita a gestirlo benissimo. Quest'anno avrò anche da sostenere l'esame di maturità, un altro obiettivo importante al quale tengo molto e che, sinceramente, mi fa un po' paura. Ce la metterò tutta per fare tornare i conti».

Hai avuto diversi allenatori nella tua carriera: Volpini, Castelli, Fiorani, Falcione, Serafini, Burrascano, Monari, Fiorani, Braia, Marangi, Patran, Amani. Quale è stato il più importante per la tua formazione sportiva?
«Anche se è difficile stilare preferenze, devo ammettere che William Fiorani è stato capace di trasmettermi la passione per la pallavolo, mi ha sempre incoraggiato nei momenti più difficili e mi ha aiutata a tirare fuori la voglia di crescere. Non sono mai riuscita a ringraziarlo fino in fondo per tutto quello che mi ha trasmesso e che va oltre la eredità tecnica e pratica. Ha saputo darmi grandi lezioni di vita che non dimenticherò mai».

Spiccioli di A2. Che ricordi hai?
«Per me assaggiare la massima categoria anche se a piccoli bocconi, è stata una grande opportunità ed una tra le esperienze più emozionanti che finora ho vissuto.Il ricordo di quei momenti, ancora oggi riesce a motivarmi, perché so quanta strada devo ancora percorrere prima di arrivare al traguardo».

Una under tra le grandi. Ti senti un po' emozionata?
«Più che emozionata, mi sento dentro una grande determinazione. Credo che una under, dalle ragazze con qualche anno in più sulle spalle, abbia soltanto da imparare».

Cosa chiedi al futuro?
«Vorrei potere crescere, crescere e ancora crescere, imparare tutto quello che si può imparare e sfruttare al meglio questa grande occasione».

Hai compiuto diciotto anni poco tempo fa. Ti sei già fatta il regalo?
«Mi sento già troppo "anziana". Raggiungere la maggiore età è stato un regalo bellissimo che mi terrò stretto. Spero di riuscire a dare il meglio di me in questa nuova stagione sportiva. Sarebbe la ciliegina sulla torta».

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