La Pavidea Fiorenzuola vince l'ultima amichevole, ma per il campionato bisogna ancora migliorare
Successo 4-0 contro il giovane River, formazione che prenderà parte al prossimo campionato di Serie C
Ultima amichevole precampionato per la Pavidea Fiorenzuola: avversario di turno il River Volley squadra piacentina che affronterà il campionato di serie C con una squadra molto giovane ma ricca di individualità interessanti. La squadra valdardese si aggiudica tutti i quattro set concordati tra i due allenatori, ma specialmente nei primi due il gioco non è fluido e il ritmo non è quello che Marini chiede alle sue giocatrici.
Troppi errori di valutazione in difesa, ricezione deficitaria e servizio poco incisivo fanno sì che la prima frazione rimanga in equilibrio fino al 20 pari. Poi un paio di veloci al centro di Reverberi e il servizio di Tosi fanno la differenza e Fiorenzuola si aggiudica il parziale lasciando le avversarie a 21. Nel secondo set parte meglio la squadra ospite che si trova avanti anche di quattro lunghezze. I servizi di Dalpedri e di Tosi scavano un solco a metà parziale e il finale di frazione è in discesa per le biancorosse che chiudono agevolmente. L'impressione però è che il servizio abbia nascosto un pochino la difficoltà di far gioco.
Il terzo e il quarto set sono senza storia. L'ingresso di Ferrigno è molto positivo, Dalpedri continua il suo show in battuta e Tosi scardina spesso di potenza il giovane muro del River. Anche Morelli si fa trovare pronta e dal centro anticipa bene le veloci che le centrali avversarie non leggono in maniera tempestiva. A sette giorni dall'esordio in campionato la squadra fiorenzuolana sembra ancora un po' imballata, servirà una settimana intensa e serena per farsi trovare pronti a Monza sabato 14 ottobre contro una squadra giovanissima ma dal talento cristallino.
PAVIDEA FIORENZUOLA-RIVER VOLLEY 4-0
Pavidea Fiorenzuola : Donida 8, Tonini NE, Cattaneo 6, Ferrigno 1, Nicoli 2, Reverberi 11, Tosi 22, Ermoli 8, Coti Zelati (L), Morelli 5, Dalpedri 10, Gandolfi (LL). All. Marini