La Canottieri Ongina dà il benvenuto a Michele Malvestiti, lo scorso anno in Serie A3
Opposto del 1998 è reduce da una stagione a Sabaudia. «Per arrivare più in alto possibile non bastano i giocatori, è fondamentale il clima che si crea»
Primo colpo di mercato per la Canottieri Ongina, che dopo la conferma del capitano Beppe De Biasi annuncia un volto nuovo del roster che affronterà nuovamente il campionato di serie B maschile. La società del presidente Fausto Colombi dà il benvenuto a Michele Malvestiti, opposto classe 1998 reduce dal campionato in A3 a Sabaudia.
"Immediatamente dopo la richiesta di annullamento dell'accordo che avevamo con Henry Miranda (opposto che ha lasciato Monticelli, ndc) - spiega il direttore sportivo Donato De Pascali - ci siamo mossi per assicurare alla squadra un prospetto di alto livello e Michele ci assicura di poter mantenere nel ruolo grande qualità e rappresentare a 360 gradi un'importante risorsa. Le sue caratteristiche tecniche e la forte predisposizione al lavoro ci permettono di inserire in roster un giocatore altamente affidabile e completo che saprà offrire valore aggiunto al team in diverse forme".
Michele Malvestiti è nato il 28 giugno 1998 a Seriate (Bergamo); originario di Pedrengo, è alto un metro e 98 centimetri ed è cresciuto nelle giovanili di Scanzorosciate prima di approdare al Volley Milano, dove ha giocato in B2 nella stagione 2015-2016 per poi disputare la B unica in altre due stagioni inframezzate dal ritorno a "Scanzo". Nell'annata pallavolistica 2018-2019 Malvestiti ha anche "assaggiato" il clima di Superlega con il Vero Volley Monza, svolgendo la preparazione con la prima squadra e andando in panchina in un match di campionato. Nell'ultimo quadriennio, Michele ha vestito nell'ordine le maglie di Brescia (A2), Cantù (A2), Scanzorosciate (B) e Sabaudia (A3). Sul "pianeta-serie A", le sue statistiche parlano di 74 partite giocate e 234 punti complessivamente messi a segno.
Quindi aggiunge. "Fisicamente ho recuperato dall'infortunio, sto facendo una pre-preparazione e ho tanta voglia di tornare in campo. Personalmente, mi brucia ancora la finale play off persa due anni fa in serie B con Scanzorosciate e vorrei riscattarmi; senza voler essere presuntuoso, penso di poter essere un ottimo giocatore per la categoria e per questo, consapevole dell'importanza del lavoro quotidiano da svolgere al massimo, mi pongo un'asticella personale alta. Per arrivare più in alto possibile, però, non bastano i giocatori: non vedo l'ora di conoscere la squadra, stringere legami e lavorare tutti insieme, perché è il clima che si crea che può far la differenza".