Una prova straordinaria non basta, Alsenese eliminata al golden set dalla Coppa Italia
Le piacentine vincono 3-2 il ritorno dei quarti di finale contro Parella, ma cedono 16-14 nel parziale supplementare nonostante i 35 punti di Amasanti
LA PARTITA
Il sestetto di mister Scaltriti parte con la diagonale Losi-Amasanti, Pesce-Fanzini in banda, Ghisolfi-Rovellini al centro e Gorreri libero mentre Torino risponde con Bertolotto al palleggio, Varaldo opposto, Ortolani-Fisanotti alla mano, Fano-Mariotti centrali e Deidda libero e il primo set vive sull'equilibrio più totale. La situazione si sbocca grazie ad un break mortifero dell'Alsenese: dal 18-20 firmato da Fano al 25-21 griffato da una Amasanti formato extralusso (alla fine saranno 35 i suoi punti, di cui 5 nel golden set, su 88 palloni attaccati).
La capitana sembra in una di quelle serate da vera "iradiddio" e le sue compagne sono pronte a seguirla ma nella seconda frazione la scena se la prende il Parella, che parte piuttosto decisa, servendo bene e bersagliando in ricezione Fanzini. Ortolani segna il 6-13 obbligando Scaltriti al time out discrezionale e gli effetti si vedono poco dopo quando un muro di Ghisolfi impatta sul 15-15. Torino non si scompone e procede come prima (Magno subentra a Fanzini per rafforzare la ricezione), trovando un nuovo strappo nel finale che si conclude col 18-25 di Fano.
Nel terzo parziale la Conad alza il proprio livello, soprattutto grazie alla solita trascinatrice Amasanti, alla seconda linea guidata da una Gorreri a tratti in versione Superman e ad una Pesce bravissima a sdoppiarsi per sbrogliare le matasse offensive e difensive. Si tocca il massimo vantaggio sul 17-10, margine che durerà fino alla fine quando Rovellini fissa il 25-18. Si respira aria di impresa ma c'è ancora tutto da fare per le gialloblù. La partita è piacevole per merito di due formazioni che non si risparmiano e che riescono anche a mostrare cambi lunghissimi, conditi da difese pazzesche.
Il quarto set infatti non si esime dallo spettacolo e dopo il sostanziale gomito a gomito la Conad prova a dare la spallata giusta verso il finale, rimontando alle ospiti anche un gap di tre lunghezze. Scaltriti manda in campo Faccini per una spenta Fanzini (frenata ancora dai problemi alla spalla destra) e la diciottenne di Cortemaggiore darà il suo contributo facendo sentire il peso del suo braccio. Il 18-16 è decretato dal cartellino rosso al libero Deidda per aver scaraventato con un calcio di nervosismo il pallone in tribuna, mentre il vento è a favore delle padrone di casa. Si arriva quindi sul 22-21 Conad e sulla famosa palla di Fisanotti toccata a muro secondo la coppia arbitrale. Le proteste sono feroci, sembra esserci un ripensamento anche guardando l'atteggiamento passivo delle avversarie, ma così non è e l'inerzia gira verso Torino, subito pronta a pareggiare i conti con il 23-25 di Ortolani (che chiuderà con 29 punti).