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Volley A2 maschile

Botti: «Ci tenevamo tantissimo. E il pubblico è stato eccezionale». Copelli: «Vogliamo entusiasmare i tifosi». VIDEO e pagelle

Grande soddisfazione in casa Gas Sales dopo il successo su Catania. «Non volevamo essere noi a rovinare la festa organizzata dalla società»

«Non volevamo rovinare la serata di festa - sorride un soddisfatto Massimo Botti a fine partita - perché si era fatto veramente di tutto per creare una bella atmosfera. Ci tenevamo tantissimo e si è visto. Avevo chiesto ai ragazzi una bella partenza per far capire subito che eravamo connessi e così è stato».

Anche per il tecnico era la prima volta da allenatore Palabanca: una gara in cui non ha mai dovuto alzare la voce, i suoi giocatori hanno inserito il pilota automatico arrivando tranquillamente fino al traguardo.

«Il pubblico? Non tutti i campi possono godere di tifosi del genere. Sappiamo che questo è un ambiente poco abituato alla A2, noi sappiamo di avere un monte Everest da scalare, l’obiettivo minimo è difficile e quello massimo “semi-impossibile” ma non ci costa niente provarci né sognare».

Nel primo e terzo set è stato tutto facile, il secondo invece più equilibrato.

«Devo confrontarmi con i ragazzi, noi ogni tanto abbiamo cali di attenzione dovuti al fatto che gli avversari magari cambiano qualcosa. Questo non deve succedere perché siamo ancora in fase di costruzione e ogni momento, soprattutto in partita, deve essere uno stimolo per crescere. Non possiamo permetterci di rallentare perché da queste cose non si guarisce».

Avete messo in mostra tutte le vostre frecce, Klobucar è partito in modo tranquillo poi si è scatenato nel terzo set, Yudin ha fatto il contrario, Fei lo conosciamo tutti.

«Non possiamo avere sempre il 100 per cento da tutti, sarebbe troppo facile. Bisogna capire chi sta andando meglio in un determinato momento sfruttando la vena positiva tenendo magari nascosto il periodo negativo. Giocare di squadra significa anche questo, è il bello del volley».

Alla fine hai voluto concedere la passerella a tutti i componenti della rosa.

«Sono fatto così, non è un premio perché chi non scende in campo dall’inizio ha qualità anche se c’è disparità fra i veterani e i giovanissimi e bisogna selezionare i momenti in cui dare spazio a tutti. Voglio che ogni ragazzo sia motivato e abbia ritmo perché prima o poi ci sarà bisogno e tutti i componenti della rosa devono essere pronti».

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