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Volley A2 maschile

Sabbi: «La Superlega? Io non faccio proclami, gli obiettivi si raggiungono solo con tanto lavoro». VIDEO

Presentato il nuovo opposto della Gas Sales di fronte al vicepresidente Bongiorni, al direttore generale Zlatanov e al tecnico Botti. Sabato sera esordirà in maglia biancorossa nell'anticipo con Prata di Pordenone

Poi la parola passa al protagonista di giornata, quel Giulio Sabbi reduce da un’esperienza internazionale oltreoceano chiusa con un successo in campionato.

Ti presenti alla Gas Sales dopo aver conquistato lo scudetto cinese e sai bene che da te ci si attende tantissimo. Un nome come il tuo per la Serie A2 è senza dubbio un lusso.

«Arrivo in una squadra forte e rodata, proverò a fornire il mio contributo per aiutare questo gruppo a raggiungere gli obiettivi stagionali».

Fino ad ora Piacenza l’avevi sempre affrontata da avversario. Quale è stata la tua prima impressione da giocatore e come la avevi vista quando eri “ospite” al PalaBanca?

«L’ambiente è stato sempre ostico, l’impianto era spesso tutto esaurito con un tifo molto caldo. Da nuovo biancorosso ancora non ho provato la sensazione di giocare con la maglia della Gas Sales, ma già in questi primi giorni di allenamenti ho visto un ambiente sano che ha voglia di pallavolo e soprattutto di volley di alto livello».

Il tuo nome era stato associato anche ad altre squadre, cosa ti ha convinto a scegliere Piacenza?

«Semplicemente perché qui c’è una cultura e una grande esperienza nel mondo del volley. Poi all’interno della società ci sono personaggi come Zlatanov che hanno recitato ruoli importanti sul campo fino a poco tempo fa. Ritengo sia un gruppo fortissimo che merita palcoscenici più prestigiosi».

Normalmente si dice che per trovare l’intesa giusta con il palleggiatore serva tempo. Voi ne avete pochissimo, fra un paio di settimane termina la regular season e si parte subito con i play off.

«Tempo ne abbiamo poco, io sono arrivato da tre giorni e sto cercando di recuperare la forma migliore e di trovare le soluzioni più adatte con la squadra e con il palleggiatore».

Il giorno della presentazione normalmente si chiede al nuovo giocatore una promessa. Tu quale ti senti di fare?

«Io non ho mai fatto proclami. Per me conta solamente il lavoro. Le partite iniziano tutte da zero a zero, anche se la capolista affronta l’ultima in classifica, e solamente impegnandosi in palestra si raggiungono gli obiettivi».

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