Volley - Bakery, il silenzio non è un bel segnale
Il tempo passa e il silenzio non si rompe: in questa situazione non è un buon segnale. Marco Beccari, anima e presidente del Bakery, nelle scorse settimane aveva lanciato un appello: «Fra basket e volley sono lunico in Italia che questanno ha...
Il tempo passa e il silenzio non si rompe: in questa situazione non è un buon segnale. Marco Beccari, anima e presidente del Bakery, nelle scorse settimane aveva lanciato un appello: «Fra basket e volley sono lunico in Italia che questanno ha gestito due formazioni in Serie A. Diventa difficile proseguire a livelli così alti, se qualcuno mi dà una mano proseguo, altrimenti farò altre valutazioni». Che, non è un segreto, porteranno alla chiusura della società di volley per proseguire con quella di pallacanestro.
ATTESA - Sono passati giorni dal grido dallarme e pare che nessuno si sia fatto avanti. Beccari preferisce non parlare, chiede ancora un po di tempo prima di prendere una decisione definitiva, ma se non arriveranno aiuti pare che sulla scelta non ci siano dubbi. Limpegno economico è consistente e nelle ultime due stagioni è aumentato notevolmente per i successi sportivi delle due squadre, arrivate in A2 femminile (il volley) e in LegaDue Silver (il basket). Lultimo anno ha visto la retrocessione sul campo della palla a spicchi e la splendida salvezza in A2 della squadra di pallavolo, creata in modo oculato e con competenza puntando su tante giocatrici giovani provenienti dalle categorie inferiori. In caso si fosse obbligati a una scelta la logica vorrebbe che si continuasse a investire sulla formazione migliore, quella che ha ottenuto i risultati sul campo. Ma in realtà ci sono altre considerazioni da fare: il basket è la prima squadra a Piacenza e in parecchie occasioni il PalAnguissola ha mostrato tutto il proprio affetto per il Bakery. Il volley invece ha davanti Copra (anche il prossimo anno? Oppure la casella maschile si svuoterà?) e Nordmeccanica Rebecchi.
AIUTO - Per questo, oltre a una passione personale, Beccari è deciso a proseguire con la pallacanestro. A meno che non arrivi laiuto esterno da parte di qualche altro imprenditore interessato. Limpegno economico non è impossibile, ci vuole però la volontà di far crescere un progetto che in soli tre anni è arrivato dalla B2 alla A2 salvandosi con una formazione di giovani. I risultati sono arrivati, oltre a questo giocatrici, staff e dirigenti non possono fare. Adesso è necessario un contributo esterno per non interrompere la crescita di una delle migliori formazioni piacentine. Ma, soprattutto, deve arrivare presto perché il conto alla rovescia è quasi terminato.