Volley A2 - Bakery, a Monza per l'impresa
Il Bakery è a caccia di un impresa nella gara che alle 18.00 di domenica la vedrà opposta in quel del PalaIper di Monza alla Saugella, una delle formazioni più in forma del campionato di serie A2. Piacenza vive un momento delicato della sua...
Il Bakery è a caccia di un impresa nella gara che alle 18.00 di domenica la vedrà opposta in quel del PalaIper di Monza alla Saugella, una delle formazioni più in forma del campionato di serie A2.
Piacenza vive un momento delicato della sua stagione con un solo successo nelle sette gare sin qui giocate ed un percorso sin qui condizionato dagli infortuni, ma proverà comunque a fare lo sgambetto alle lombarde. Le locali arrivano alla partita dopo il ko di domenica contro Bolzano che ha messo fine ad una serie positiva di ben 4 vittorie. Il tecnico Andrea Pistola fa il punto sulla situazione della sua squadra.
Cosa è mancato alla tua squadra in questa prima fase di campionato?
«Ci è mancata sicuramente la stabilità e la continuità. Siamo più indietro in questo senso rispetto alle altre squadre, perché abbiamo dovuto fare i conti con i due infortuni di Viganò e Gioia. Non abbiamo mai potuto lavorare con lorganico che avevamo preparato questestate. Abbiamo provato a far fronte alla situazione con delle soluzioni a breve termine: in alcuni casi ci siamo riusciti bene, in altre meno. Le altre formazioni hanno potuto consolidare certi meccanismi ed automatismi in questa prima fase di stagione, noi purtroppo stiamo ancora cercando i nostri equilibri».
Difficile rivedere Viganò e Gioia al 100% a breve?
«Purtroppo è difficile dare una risposta. Stanno facendo un percorso di recupero entrambe. I tempi per ora sono quelli che ceravamo prefissati. Per quanto riguarda Viganò tutti ci auguriamo che possa tornare al più presto la giocatrice che conoscevamo. Gioia, invece, viene da uno stop particolare, al piede, che gli ha precluso qualsiasi tipo di attività per una quarantina di giorni: uneternità per unatleta. Stiamo facendo più fatica del previsto a riportarla al top della forma, perché è dovuta ripartire praticamente da zero».
Con Monza cosa chiedi alla tua squadra?
«Dobbiamo provare a vincere in tutti i modi. Alle ragazze chiedo di essere più sbarazzine e spregiudicate: ogni partita per noi devessere unopportunità per muovere la classifica, al di là dellavversario che troviamo di fronte. In alcune partite ci siamo preoccupati forse troppo del punteggio, del risultato e della classifica ed abbiamo osato un po meno, ma questo tipo di atteggiamento non ci premia. Dobbiamo giocare la nostra gara dallinizio, senza timori reverenziali e, soprattutto, senza fare troppi calcoli».
Quali le caratteristiche tecniche di Monza?
«Monza è una squadra costruita per raggiungere la promozione diretta: ha una rosa di categoria superiore. Il terminale offensivo principale è lopposto Matuszkova, affiancata da altre giocatrici di alto livello come Devetag, Bonetti e Facchinetti. Una formazione con tantissime qualità, ma anche qualche pecca e noi dobbiamo essere bravi a sfruttarle».
Quanto conta per il campionato della Bakery questo finale di girone dandata?
«Molto. Non dobbiamo perdere terreno dalle altre in lotta per la salvezza. Dobbiamo rimanere agganciati al treno, consapevoli del fatto che nel giro di poco tempo potremo avere una formazione completamente diversa, con un maggior equilibrio e, di conseguenza, ben altro rendimento. Adesso dobbiamo stringere i denti e chiudere questo girone di andata con più punti possibili per la classifica».
Piacenza vive un momento delicato della sua stagione con un solo successo nelle sette gare sin qui giocate ed un percorso sin qui condizionato dagli infortuni, ma proverà comunque a fare lo sgambetto alle lombarde. Le locali arrivano alla partita dopo il ko di domenica contro Bolzano che ha messo fine ad una serie positiva di ben 4 vittorie. Il tecnico Andrea Pistola fa il punto sulla situazione della sua squadra.
Cosa è mancato alla tua squadra in questa prima fase di campionato?
«Ci è mancata sicuramente la stabilità e la continuità. Siamo più indietro in questo senso rispetto alle altre squadre, perché abbiamo dovuto fare i conti con i due infortuni di Viganò e Gioia. Non abbiamo mai potuto lavorare con lorganico che avevamo preparato questestate. Abbiamo provato a far fronte alla situazione con delle soluzioni a breve termine: in alcuni casi ci siamo riusciti bene, in altre meno. Le altre formazioni hanno potuto consolidare certi meccanismi ed automatismi in questa prima fase di stagione, noi purtroppo stiamo ancora cercando i nostri equilibri».
Difficile rivedere Viganò e Gioia al 100% a breve?
«Purtroppo è difficile dare una risposta. Stanno facendo un percorso di recupero entrambe. I tempi per ora sono quelli che ceravamo prefissati. Per quanto riguarda Viganò tutti ci auguriamo che possa tornare al più presto la giocatrice che conoscevamo. Gioia, invece, viene da uno stop particolare, al piede, che gli ha precluso qualsiasi tipo di attività per una quarantina di giorni: uneternità per unatleta. Stiamo facendo più fatica del previsto a riportarla al top della forma, perché è dovuta ripartire praticamente da zero».
Con Monza cosa chiedi alla tua squadra?
«Dobbiamo provare a vincere in tutti i modi. Alle ragazze chiedo di essere più sbarazzine e spregiudicate: ogni partita per noi devessere unopportunità per muovere la classifica, al di là dellavversario che troviamo di fronte. In alcune partite ci siamo preoccupati forse troppo del punteggio, del risultato e della classifica ed abbiamo osato un po meno, ma questo tipo di atteggiamento non ci premia. Dobbiamo giocare la nostra gara dallinizio, senza timori reverenziali e, soprattutto, senza fare troppi calcoli».
Quali le caratteristiche tecniche di Monza?
«Monza è una squadra costruita per raggiungere la promozione diretta: ha una rosa di categoria superiore. Il terminale offensivo principale è lopposto Matuszkova, affiancata da altre giocatrici di alto livello come Devetag, Bonetti e Facchinetti. Una formazione con tantissime qualità, ma anche qualche pecca e noi dobbiamo essere bravi a sfruttarle».
Quanto conta per il campionato della Bakery questo finale di girone dandata?
«Molto. Non dobbiamo perdere terreno dalle altre in lotta per la salvezza. Dobbiamo rimanere agganciati al treno, consapevoli del fatto che nel giro di poco tempo potremo avere una formazione completamente diversa, con un maggior equilibrio e, di conseguenza, ben altro rendimento. Adesso dobbiamo stringere i denti e chiudere questo girone di andata con più punti possibili per la classifica».