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Volley - Via al primo campionato dell'era Lpr

I sospiri di sollievo ormai sono alle spalle. Giusto non dimenticarli, per capire il rischio che Piacenza ha corso, ma è altrettanto corretto che da questo momento si parli solamente di pallavolo e non più di bonifici, quote societarie e documenti...

I sospiri di sollievo ormai sono alle spalle. Giusto non dimenticarli, per capire il rischio che Piacenza ha corso, ma è altrettanto corretto che da questo momento si parli solamente di pallavolo e non più di bonifici, quote societarie e documenti necessari per iscriversi al campionato. Poi è naturale che i problemi dell’estate si ripercuotano anche su quanto succederà in campo: la rosa è stata preparata in poche ore, e da questo punto di vista i dirigenti hanno compiuto miracoli, ma comunque la nuova Lpr ha allestito una formazione che potrà togliersi delle soddisfazioni. Lasciamo da parte i proclami delle ultime stagioni, la corsa scudetto vedrà il traguardo piazzato lontano da Piacenza, ma non dimentichiamo nemmeno che lo scorso anno i biancorossi non salirono sul treno play off e presero in corsa quello della Coppa Italia scendendo alla prima fermata. Se poi sarà un’annata di transizione, parola che in questo momento tutti i dirigenti fanno a gara a negare, lo sapremo solo fra qualche mese. Adesso, come è giusto che sia nello sport, iniziano gli esami per una formazione alla ricerca della propria identità e ricca di incognite. Perché il terminale offensivo principale, Luburic, è un giovanissimo alla prima esperienza in Italia, e l’altro giocatore chiamato a dare equilibrio e punti, Perrin, deve prendere confidenza con una nuova realtà anche se vanta basi già buone. A fare da contraltare, l’esperienza da vendere del gruppo, il carattere di capitan Zlatanov e una panchina su cui siede Alberto Giuliani, garanzia di qualità e risultati.

PALABANCA - C’è curiosità per vedere come esordirà l’Lpr, che fino alla fine di novembre avrà scontri abbordabili al PalaBanca e proibitivi lontani da Piacenza, dove giocherà nell’ordine con la Lube, Trento, Verona e Modena, vale a dire quattro delle cinque candidate nella lotta al vertice (l’altra, Perugia, l’affronterà sempre in trasferta l’8 dicembre). Logico dunque che proprio dalle gare casalinghe i biancorossi debbano trovare punti importanti, a iniziare dalla sfida d’esordio di domenica alle 18 contro la Revivre Milano allenata da Luca Monti e che avrà in campo gli ex Aimone Alletti e Federico Marretta. I lombardi hanno recentemente tesserato il serbo Borovnjak, schiacciatore serbo su cui aveva messo gli occhi anche l’Lpr, per sopperire a qualche problema fisico di Skrimov, che al PalaBanca non ci sarà, e Milushev, pure lui costretto a rinunciare all’ultima amichevole precampionato.

PREVISIONI - «In questo momento - sono le parole di Alberto Giuliani alla vigilia del match d’esordio - è impossibile fare previsioni. Ter Horst, Kohut e Perrin sono arrivati all’ultimo momento, come me, mentre Milano ha inserito in rosa Borovnjak, per questo è difficile valutare le due formazioni. Penso che, come spesso capita nelle prima gare di campionato, chi commette meno errori vincerà».
Quanto conta partire bene?
«E’ fondamentale vincere ogni partita, chiaro che partire bene significherebbe anche fare il pieno in termini di fiducia. Ma in questo momento la squadra più che alla vittoria deve pensare a trovare gli equilibri mancanti. Sarà interessante vedere cosa faranno i nostri giocatori più esperti per provare a conquistare i tre punti in queste condizioni».
Nel sestetto iniziale potrà esserci qualche sorpresa?
«Non tengo in squadra giocatori solamente per fare numero. Tutti devono farsi trovare pronti, anche se saranno chiamati in causa per un solo pallone».
Le ultime amichevoli hanno dato l’idea del punto a cui si trova attualmente l’Lpr?
«Diciamo che non sono soddisfatto al 100 per cento, ma una crescita si è registrata. Segnali positivi da cui capiamo di essere sulla strada giusta».

FORMAZIONE - In campo al fischio d’avvio dovrebbero dunque scendere Coscione in regia, nonostante un dolore al collo che però non gli ha impedito di allenarsi, Luburic opposto, Patriarca e Kohut centrali, Zlatanov e Perrin di banda con Manià libero.

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