Volley - Quanto cresce in fretta questa Piacenza
La sensazione è un po quella di chi ha corso la maratona spalla a spalla con il favorito e poi viene beffato a pochi centimetri dal traguardo. Se tieni il tuo avversario in campo per oltre due ori e poi chiudi con una percentuale dattacco...
La sensazione è un po quella di chi ha corso la maratona spalla a spalla con il favorito e poi viene beffato a pochi centimetri dal traguardo. Se tieni il tuo avversario in campo per oltre due ori e poi chiudi con una percentuale dattacco migliore e due muri in più (10 a 8) è normale lasciare il terreno di gioco con il pieno di rammarico. Modena ha messo a terra nove palloni in più di Piacenza (110 a 101), sei dei quali nella prima frazione in cui lLpr è uscita tardi dai blocchi. Quindi, sintetizzando, sono quei tre palloni a fare la differenza fra unottima squadra e i campioni dItalia, esattamente come i centimetri che dividono il vincitore della maratona da chi ha chiuso al secondo posto, staccato di una manciata di secondi dopo oltre 42 chilometri.
LA SCALATA VERSO LA VETTA
La sconfitta di domenica con Modena però ha dato una conferma ai biancorossi: in una gara secca possono dare fastidio anche alle formazioni migliori. Le due battute darresto a inizio campionato con Perugia e Civitanova avevano evidenziato un divario piuttosto marcato fra i piacentini e le primissime, la vittoria contro Trento e la gara con lAzimut hanno invece notevolmente avvicinato lLpr al vertice. Sintomo che oltre ai cambiamenti in rosa, nei primi due incontri Marshall era inutilizzabile per i noti problemi di tesseramento, la squadra è cresciuta in modo esponenziale. Non è più una formazione timida e incapace di reagire alle prime avversità, ma un gruppo solido che riesce a recuperare una gara contro i campioni dItalia in cui si è trovata sotto 1-0 e 21-18. Gli attributi non mancano, le qualità tecniche nemmeno, perché il cuore è importante ma da solo non basta per tenere testa a una corazzata come quella modenese.
Adesso però che nessuno si monti la testa: riuscire a correre quegli ultimi metri più forte dei tuoi avversari è loperazione più difficile. Perché si sa, quando arrivi dal basso i miglioramenti sono molto più evidenti, mentre una volta vicino alla vetta crescere anche di un solo centimetro è nettamente più complicato. Però intanto Giuliani ha portato la squadra allultimo campo base, il posto da cui si parte per lassalto alla cima. Ai tifosi per il momento basta questo e lo hanno dimostrato riempiendo un PalaBanca che finalmente sta tornando lo spettacolo di qualche stagione fa. Ma ai giocatori e al tecnico no, ed è laspetto più importante. Da Giuliani in giù, scorrendo i nomi che compongono la rosa dellLpr, non cè un solo giocatore che si sia mai accontentato del secondo posto. Figuriamoci del quinto.
Però le grandi competizioni si vincono una tappa alla volta, senza voler strafare e soprattutto avendo ben chiari quali sono gli obiettivi parziali. Quello di Piacenza era ottenere una buona posizione in vista della Coppa Italia e a una giornata dal termine del girone di andata i biancorossi sono padroni del proprio destino; vincendo a Monza chiuderebbero al quinto posto e giocherebbero gli ottavi di finale al PalaBanca contro la squadra che avrà chiuso in dodicesima posizione.
In chiusura non dimentichiamo un aspetto importante: i biancorossi da lungo tempo non hanno a disposizione la rosa al completo. Probabilmente la formazione titolare non subirebbe cambiamenti (lunico ingresso sarebbe quello di Manià come libero), ma a questi livelli diventa fondamentale anche tenere alto il ritmo dellallenamento. Senza dimenticare che quando la differenza in una partita di due ore la fanno tre palloni, anche sfruttare lingresso di chi parte in panchina per un giro in battuta o uno a muro potrebbe rivelarsi decisivo. Piacenza sta crescendo, adesso deve solo guardare avanti senza distrarsi.
MERCOLEDI' AMICHEVOLE CON BERGAMO
Intanto in vista della sfida di domenica in casa di Monza, decisiva per la definizione della griglia di Coppa Italia, l'Lpr ha organizzato per mercoledì un'amichevole al PalaBanca contro Bergamo, formazione impegnata nel Girone blu di A2. L'inizio del riscaldamento è fissato alle 16.30, fischio d'inizio circa tre quarti d'ora più tardi.
LA SCALATA VERSO LA VETTA
La sconfitta di domenica con Modena però ha dato una conferma ai biancorossi: in una gara secca possono dare fastidio anche alle formazioni migliori. Le due battute darresto a inizio campionato con Perugia e Civitanova avevano evidenziato un divario piuttosto marcato fra i piacentini e le primissime, la vittoria contro Trento e la gara con lAzimut hanno invece notevolmente avvicinato lLpr al vertice. Sintomo che oltre ai cambiamenti in rosa, nei primi due incontri Marshall era inutilizzabile per i noti problemi di tesseramento, la squadra è cresciuta in modo esponenziale. Non è più una formazione timida e incapace di reagire alle prime avversità, ma un gruppo solido che riesce a recuperare una gara contro i campioni dItalia in cui si è trovata sotto 1-0 e 21-18. Gli attributi non mancano, le qualità tecniche nemmeno, perché il cuore è importante ma da solo non basta per tenere testa a una corazzata come quella modenese.
Adesso però che nessuno si monti la testa: riuscire a correre quegli ultimi metri più forte dei tuoi avversari è loperazione più difficile. Perché si sa, quando arrivi dal basso i miglioramenti sono molto più evidenti, mentre una volta vicino alla vetta crescere anche di un solo centimetro è nettamente più complicato. Però intanto Giuliani ha portato la squadra allultimo campo base, il posto da cui si parte per lassalto alla cima. Ai tifosi per il momento basta questo e lo hanno dimostrato riempiendo un PalaBanca che finalmente sta tornando lo spettacolo di qualche stagione fa. Ma ai giocatori e al tecnico no, ed è laspetto più importante. Da Giuliani in giù, scorrendo i nomi che compongono la rosa dellLpr, non cè un solo giocatore che si sia mai accontentato del secondo posto. Figuriamoci del quinto.
Però le grandi competizioni si vincono una tappa alla volta, senza voler strafare e soprattutto avendo ben chiari quali sono gli obiettivi parziali. Quello di Piacenza era ottenere una buona posizione in vista della Coppa Italia e a una giornata dal termine del girone di andata i biancorossi sono padroni del proprio destino; vincendo a Monza chiuderebbero al quinto posto e giocherebbero gli ottavi di finale al PalaBanca contro la squadra che avrà chiuso in dodicesima posizione.
In chiusura non dimentichiamo un aspetto importante: i biancorossi da lungo tempo non hanno a disposizione la rosa al completo. Probabilmente la formazione titolare non subirebbe cambiamenti (lunico ingresso sarebbe quello di Manià come libero), ma a questi livelli diventa fondamentale anche tenere alto il ritmo dellallenamento. Senza dimenticare che quando la differenza in una partita di due ore la fanno tre palloni, anche sfruttare lingresso di chi parte in panchina per un giro in battuta o uno a muro potrebbe rivelarsi decisivo. Piacenza sta crescendo, adesso deve solo guardare avanti senza distrarsi.
MERCOLEDI' AMICHEVOLE CON BERGAMO
Intanto in vista della sfida di domenica in casa di Monza, decisiva per la definizione della griglia di Coppa Italia, l'Lpr ha organizzato per mercoledì un'amichevole al PalaBanca contro Bergamo, formazione impegnata nel Girone blu di A2. L'inizio del riscaldamento è fissato alle 16.30, fischio d'inizio circa tre quarti d'ora più tardi.