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Venerdì, 29 Marzo 2024
Volley A1 maschile

Volley - Quanta Piacenza protagonista all'Europeo

C’è tanta Piacenza nella fase decisiva dell’Europeo che fra sabato e domenica sceglierà il nome del successore della Russia sul trono continentale. Fra conferme e sorprese (su tutti la Slovenia di Andrea Giani) la rassegna si tinge...


C’è tanta Piacenza nella fase decisiva dell’Europeo che fra sabato e domenica sceglierà il nome del successore della Russia sul trono continentale. Fra conferme e sorprese (su tutti la Slovenia di Andrea Giani) la rassegna si tinge anche di biancorosso: agli ottavi è arrivata l’Olanda di This Ter Horst, l’unico giocatore attuale dell’Lpr ancora impegnato dopo l’eliminazione di Kohut e del tecnico Giuliani con la Slovacchia.
Ma nei quarti di finale sono stati tanti gli ex “piacentini” protagonisti. A Busto Arsizio la Francia di Le Roux e Sidibe ha eliminato la Serbia allenata da Nikola Grbic, indimenticato regista del Copra di qualche anni fa. A Sofia la Bulgaria di Zhekov, Vlado Nikolov e Penchev ha estromesso dalla competizione la Germania di Kaliberda e Kampa, mentre la sorprendente Slovenia di Andrea Giani ha battuto i campioni del mondo della Polonia trascinata dai 17 punti di Tine Urnaut, acquistato giovanissimo da Piacenza con cui vinse anche la Supercoppa.
Parla emiliano pure l’Italia che travolge la Russia e si qualifica per le semifinali di Sofia: in panchina c’è Gianlorenzo Blengini, secondo di Berruto e Velasco fra A2 e i primi anni di A1, mentre in campo gli azzurri possono contare su Matteo Piano, Luca Vettori e Jacopo Massari, tutti giocatori che hanno spiccato il volo partendo proprio dal PalaBanca, dove militavano già nelle giovanili.

«Sto vivendo un sogno - sono le parole di Jacopo Massari, arrivato in Nazionale dopo l’ultima stagione con il Copra - se me l’avessero detto un anno fa non ci avrei creduto. Un percorso iniziato in aprile, è stata un’estate indimenticabile».

Prima la qualificazione alle Olimpiadi, adesso le semifinali all’Europeo. Dove vuole arrivare questa squadra?
«Fino in fondo. I sogni si trasformano in realtà costruendoli giorno dopo giorno; dal 6 agosto lavoriamo pensando a un obiettivo alla volta. Anche dopo la sconfitta con la Francia non ci siamo abbattuti nonostante le difficoltà».

Proprio dopo lo stop con i transalpini forse c’era qualche certezza in meno. Invece avete dimostrato che si è trattato di un caso.
«Loro sono forti, hanno vinto la World League e ci poteva stare. Noi forse in alcuni momenti abbiamo sprecato un po’ troppo, ma il nostro è un gruppo formidabile che può ottenere risultati stupendi».

Con la Russia non c’è stata partita, un 3-0 nettissimo.
«Siamo stati bravi a mettere tanta pressione con il servizio, puntando poi sulla difesa e sul contrattacco, fondamentale che a questi livelli ti fa vincere le partite».

Stai vivendo anche una nuova avventura come secondo libero.
«Bisogna sempre mettersi a disposizione della squadra».

Parigi, la tua nuova società, dovrà aspettare ancora qualche giorno prima di averti in rosa.
«Sono contenti anche loro. Aspetteranno ancora un po’, poi inizieremo insieme una nuova avventura».
Dal nostro inviato a Busto Arsizio

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