Volley - Piacenza-Trento, una sfida da Oscar

Il nettissimo successo di mercoledì contro Latina ha spazzato qualche nuvola addensata sul cielo biancorosso dopo la sconfitta con Castellana Grotte e il faticoso successo a Perugia. In realtà lo stato attuale di Piacenza non lo conosce nessuno, forse nemmeno gli stessi giocatori. perché contro i laziali non c’è stata partita, in una gara resa perfino noiosa dalla superiorità biancorossa al servizio.
Contro Trento domenica pomeriggio (inizio alle 17.30) servirà la stessa intensità in battuta per conquistare i tre punti. Ma, probabilmente, non basterà essere letali dai nove metri. Bisognerà associarci una gara tutta sostanza in seconda linea e un’attenzione enorme in rigiocata, soprattutto quando i secondi tocchi non saranno semplici. Contro formazioni del calibro dell’Itas se non funziona tutto al massimo è impossibile uscire dal campo vittoriosi. Oltretutto da quando i trentini sono stati eliminati dalla Champions (situazione per loro inedita) hanno potuto pensare solamente al campionato, condizione mentale e fisica che invece Piacenza non ha. Vero che lo spessore della Challenge è totalmente diverso da quello della più importante manifestazione europea, ma viaggi e carenza di allenamenti si accusano ugualmente.

ENTUSIASMO - I tre punti contro Latina e il terzo posto in classifica con cinque punti su Cuneo (che ha una gara in meno) hanno portato grande entusiasmo. Però non si può negare che la favorita rimanga Trento, perché è la capolista e nell’arco della stagione ha dimostrato di essere, insieme a Macerata, la formazione più solida e più continua. Non avrà una panchina profondissima, ma bastano i titolari a dare garanzie assolute.
Questo non significa che il Copra Elior parta battuto. Anzi, i biancorossi si presenteranno in campo tranquilli dopo la vittoria infrasettimanale. Obiettivo principale era non perdere punti contro Latina, traguardo raggiunto che permette di giocarsela contro Trento in assoluta serenità.

SERIE NEGATIVA - E sarebbe anche ora che Piacenza torni a battere l’Itas: una vittoria contro la formazione di Stoytchev manca dal lontanissimo maggio 2009, dalla storica gara5 di finale scudetto che assegnò il Tricolore alla squadra di Molinaroli. Da allora, sette gare e altrettante sconfitte, quasi tutte nettissime.
Quest’anno il gap tra le due formazioni si è ridotto, ma Trento resta comunque la formazione da battere. Al PalaBanca ci si attende uno spettacolo da Oscar, con gli occhi puntati sulla sfida italo-cubana fra Juantorena e Simon. Il centrale ha dimostrato di attraversare un gran momento di forma, basterà per interrompere la serie negativa che Piacenza ha con l’Itas?
Monti non ha problemi di formazione e manderà in campo De Cecco in regia, Fei opposto, Simon e Holt al centro, Papi e Zlatanov di banda con Marra libero, pronto a sfruttare un doppio cambio ormai divenuto abituale e probabilmente anche gli ingressi di Tencati e Maruotti.

AL PALABANCA ANCHE FEDERICA LISI, LA MOGLIE DI BOVOLENTA
Prima dell’inizio è previsto un momento emozionante, quando prenderà la parola Federica Lisi, moglie di Bovolenta, che ringrazierà il pubblico biancorosso. La Lisi ha disegnato i portachiavi con i numeri dei giocatori del Copra Elior in vendita da qualche mese e il cui ricavato viene devoluto alla famiglia di Vigor, ex capitano di Piacenza a cui è intitolata la curva dei Lupi. Comunque vada la partita è certo che l’applauso più grande sarà riservato a lei.

CUNEO VINCE AL TIE BREAK E LASCIA UN PUNTO PER STRADA
Intanto arrivano buone notizie da San Giustino, dove Cuneo vince ma solo al tie break contro l'Altotevere (25-27, 25-23, 25-20, 19-25, 13-15) e ora è a tre punti da Piacenza.
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