Volley - Monti lascia Piacenza, arriva Radici
Luca Monti non è più lallenatore di Piacenza. Il faccia a faccia decisivo con il direttore generale Gabriele Cottarelli e il contatto telefonico con il presidente Guido Molinaroli, allestero in vacanza, non hanno dato gli esiti sperati, così...
Luca Monti non è più lallenatore di Piacenza. Il faccia a faccia decisivo con il direttore generale Gabriele Cottarelli e il contatto telefonico con il presidente Guido Molinaroli, allestero in vacanza, non hanno dato gli esiti sperati, così dopo due stagioni e mezzo (Monti era arrivato in biancorosso nel gennaio 2012) le strade del tecnico e del Copra Elior si dividono. Lallenatore pavese per la prima volta nella sua carriera potrebbe lasciare lItalia per andare allestero, precisamente in Turchia dove allenerà lHalkbank Ankara, lo scorso anno finalista di Champions e che questanno può contare su Sokolov e, al momento, Juantorena (ex di Trento) oltre che sul polacco Kubiak. I contatti sono avviati, ma la firma ancora non c'è.
«Sono dispiaciuto - spiega lo stesso Monti - perché mi sembra che non ci sia stata la volontà di trovare un punto di contatto. Di fatto non è mai esistita una trattativa, mi hanno fatto una proposta irricevibile e non si sono mossi da quella base. Io ero anche disposto a rinunciare a dei soldi per rimanere a Piacenza, ma limpressione è che non volessero proseguire con me».
Monti saluta e se ne va da signore, senza alzare la voce, come ha sempre fatto in questo suo periodo a Piacenza. «E stata la società che ha deciso di cambiare allenatore. Spero di non offendere nessuno dicendo queste parole, perché è solamente la verità».
In realtà uno spiraglio, almeno in campo teorico, esisterebbe ancora. «Molinaroli mi ha detto che quando torna in Italia mi chiama per capire se cè la possibilità di trovare una soluzione». Più che altro però sembra un modo per lasciarsi tenendo i buoni rapporti sviluppati in questi anni e non un reale tentativo di riallacciare una trattativa ormai definita. Tanto che alla fine del colloquio Monti ha chiarito che si ritiene libero di trovare unaltra sistemazione.
«Contrariamente a quanto leggo da più parti - continua il tecnico - non ho ancora firmato con Ankara. La trattativa esiste, ma se non dovesse andare in porto sono disposto anche a rimanere fermo un anno».
A questo punto il più serio candidato alla successione di Monti è Andrea Radici, classe 1966, che ha sviluppato quasi tutta la sua carriera a Città di Castello, dove è nato. Già nel 1989 era sulla panchina degli umbri in A2 come secondo allenatore, per poi esordire da head coach nel 2005 a Spoleto. A Città di Castello il suo è stato un crescendo: in B1 nel 2007, promozione e quindi A2 lanno successivo e dal 2013 nella massima serie, dove alla prima apparizione è arrivato ai quarti di finale play off eliminato proprio da Piacenza. Ha contribuito alla crescita di giocatori come Matteo Piano e Jacopo Massari; questultimo molto probabilmente lo ritroverà in rosa a Piacenza.
«Sono dispiaciuto - spiega lo stesso Monti - perché mi sembra che non ci sia stata la volontà di trovare un punto di contatto. Di fatto non è mai esistita una trattativa, mi hanno fatto una proposta irricevibile e non si sono mossi da quella base. Io ero anche disposto a rinunciare a dei soldi per rimanere a Piacenza, ma limpressione è che non volessero proseguire con me».
Monti saluta e se ne va da signore, senza alzare la voce, come ha sempre fatto in questo suo periodo a Piacenza. «E stata la società che ha deciso di cambiare allenatore. Spero di non offendere nessuno dicendo queste parole, perché è solamente la verità».
In realtà uno spiraglio, almeno in campo teorico, esisterebbe ancora. «Molinaroli mi ha detto che quando torna in Italia mi chiama per capire se cè la possibilità di trovare una soluzione». Più che altro però sembra un modo per lasciarsi tenendo i buoni rapporti sviluppati in questi anni e non un reale tentativo di riallacciare una trattativa ormai definita. Tanto che alla fine del colloquio Monti ha chiarito che si ritiene libero di trovare unaltra sistemazione.
«Contrariamente a quanto leggo da più parti - continua il tecnico - non ho ancora firmato con Ankara. La trattativa esiste, ma se non dovesse andare in porto sono disposto anche a rimanere fermo un anno».
A questo punto il più serio candidato alla successione di Monti è Andrea Radici, classe 1966, che ha sviluppato quasi tutta la sua carriera a Città di Castello, dove è nato. Già nel 1989 era sulla panchina degli umbri in A2 come secondo allenatore, per poi esordire da head coach nel 2005 a Spoleto. A Città di Castello il suo è stato un crescendo: in B1 nel 2007, promozione e quindi A2 lanno successivo e dal 2013 nella massima serie, dove alla prima apparizione è arrivato ai quarti di finale play off eliminato proprio da Piacenza. Ha contribuito alla crescita di giocatori come Matteo Piano e Jacopo Massari; questultimo molto probabilmente lo ritroverà in rosa a Piacenza.