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Volley - Lube in finale, Piacenza in Champions League

Il successo di Macerata su Modena 3-0 regala alla Lube la qualificazione alla finale scudetto grazie al percorso netto nella serie contro la formazione di Lorenzetti, ma permette anche a Piacenza di festeggiare. Comunque vada la semifinale contro...

Il successo di Macerata su Modena 3-0 regala alla Lube la qualificazione alla finale scudetto grazie al percorso netto nella serie contro la formazione di Lorenzetti, ma permette anche a Piacenza di festeggiare. Comunque vada la semifinale contro Perugia i ragazzi di Monti hanno infatti già ottenuto il pass per la prossima Champions League. Il regolamento prevede che prendano parte alla maggiore competizione europea le due finaliste e la miglior classificata in regular season. Visto che la Lube ha vinto la stagione regolare ed è già in finale è certo che anche Piacenza sarà al via della prossima Champions League.

Guido Molinaroli sfrutta la certezza della qualificazione in Champions League per la consueta battuta, che ovviamente è l’ulteriore frecciata nei confronti della Lega: «La nostra partecipazione alla più importante manifestazione europea? Non mi sbilancio, finché non vedo il comunicato ufficiale con la delibera scritta e accettata da tutto il consiglio è meglio non commentare. A inizio stagione ci dissero che avremmo preso parte alla Supercoppa e tutti sapete come è andata a finire».

Presidente, però questo regolamento è scritto nero su bianco da tempo, ormai non ci sono più dubbi. Il pass per la prossima Champions cambia qualcosa nel futuro a breve-medio termine del Copra Elior?
«Diciamo così: nell’eventualità che la nostra partecipazione venga ufficializzata sicuramente si aprono maggiori possibilità per nuovi sponsor nazionali e internazionali. Dopo la vittoria in Coppa Italia avevamo riscontrato un certo interesse, si sono fatte avanti varie realtà interessate a entrare nella nostra compagine. Poi deve essere messo in chiaro, fra dimostrarsi interessati e chiudere l’accordo ce ne passa parecchio».

Torniamo alla serie con Perugia, che gara3 ha visto?
«In campo avevamo una squadra con qualche acciacco. Kaliberda era fuori per un dolore al tendine, Papi ha problemi al tendine rotuleo, Marra deve convivere con la pubalgia. Diciamo che siamo costretti a giocare il momento più importante della stagione non al meglio, come eravamo ad esempio in Coppa Italia. Ma abbiamo il tempo per pensarci e poi di solito le vittorie sono dei buoni antidolorifici».

C’era curiosità per capire come avrebbe risposto il pubblico piacentino alla protesta sulla data della partita. Sono state centinaia le persone entrate al primo time out tecnico, testimonianza di una manifestazione riuscita?
«Diciamo che c’è stata un po’ di confusione, so di persone che pur avendo acquistato il biglietto da 20 euro sono entrate al dodicesimo punto. Mi sembra che la formula del tagliando stile Ryanair non sia stata perfettamente compresa da tutti. Per il resto abbiamo avuto la conferma che con Perugia di sabato pomeriggio non potevamo avere il pienone, infatti non c’è stato».

Con la Lega vi siete chiariti? E la Rai, dopo le lamentele che avete avanzato in gara2 quando la vostra versione non è stata ascoltata, vi ha interpellato?
«Su questo punto non c’è niente di nuovo. La Rai non ci ha intervistato e con Righi non ho parlato. Ormai c’è poco da dire, la partita è già stata giocata, non si può più fare niente».

Proviamo ad anticipare: l’eventuale gara5 è fissata lunedì dell’Angelo, ma non è escluso che possa essere anticipata al giorno di Pasqua. Sono previste nuove proteste?
«No, in questo caso non cambierebbe assolutamente nulla, sono comunque due giorni festivi. Probabilmente preferiremmo avere un giorno di riposo in più, ma siamo in condizione di par condicio con Perugia dunque nessuno avrebbe vantaggi. Diciamo solo che spero di non arrivare a gara5».

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