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Volley - Giuliani, il condottiero detta le regole

Gli sono bastati pochi minuti e il primo discorso di fronte alla squadra e alla nuova società per convincere i dirigenti, anche chi non lo conosceva di persona. «E’ un vincente» ha detto di lui Roberto Pighi, nuovo socio di Lpr volley...


Gli sono bastati pochi minuti e il primo discorso di fronte alla squadra e alla nuova società per convincere i dirigenti, anche chi non lo conosceva di persona. «E’ un vincente» ha detto di lui Roberto Pighi, nuovo socio di Lpr volley. Lui è Alberto Giuliani, tecnico che prima di tuffarsi con la Slovacchia nell’avventura europea ha fatto tappa a Piacenza il giorno del raduno. Qualche ora con la divisa biancorossa per dettare le regole e suggerire ai collaboratori la strada da percorrere in queste prime settimane in cui non potrà seguire direttamente il lavoro in palestra.

«Era doveroso parlare con i ragazzi - spiega Giuliani - per il futuro immediato che affronteranno senza di me ma anche per chiarire gli obiettivi che vogliamo raggiungere».

A proposito di traguardi, il presidente Molinaroli ha detto: puntiamo almeno ai play off.
«Non bisogna porsi limiti, ma lavorare bene e completare la squadra sapendo che c’è una concorrenza importante. Per quanto mi riguarda dico solo che ho fiducia nella capacità di questi ragazzi».

Sempre Molinaroli ha esordito chiarendo che dopo l’ultima tribolata annata il nome di Giuliani è un ottimo biglietto da visita.
«Sono contento, è un grosso complimento. Ho voluto aderire a questo progetto perché Cottarelli ha saputo convincermi dandomi le motivazioni adatte per venire a lavorare a Piacenza».

Si trova in mano un gruppo in continua evoluzione. L’addio di Veres cosa ha cambiato per voi?
«Siamo abituati a far fronte a queste difficoltà. Stiamo reagendo bene e non ci dispiace pensare a dei giovani che possano essere futuribili, ne abbiamo altri in gruppo».

Partire a fari spenti potrebbe essere un vantaggio?
«Non lo so. La mia idea è che ci siano atleti capaci di giocare a pallavolo e altri giovani che devono capire come funziona il nostro campionato. Ma bisogna dare fiducia sia ai ragazzi sia a chi è capace di mettere in campo un buon volley. Poi vedremo, vincendo partite una dopo l’altra capiremo dove ci potremo posizionare».

Qual è la filosofia pallavolistica di Alberto Giuliani? Cosa chiede ai suoi giocatori?
«Mi piace molto la difesa e la correlazione con il muro. Penso possa essere un’arma importante per la nostra squadra e credo che questa idea renda la squadra viva insieme al pubblico. Un gruppo che difende, lotta e non fa cadere un pallone porta passione a chi segue dagli spalti».

LA LETTERA DI GIULIANI AI TIFOSI
Intanto il tecnico ha scritto una lettera ai tifosi che pubblichiamo integralmente:

Per me è tradizione vera e sincera.
Le righe che leggerete sono il riassunto, lo spero, del significato, delle certezze e non solo che mi stanno facendo compagnia da settimane e che, adesso, sono sempre più protagoniste nel mio stato interiore.
Per me è tradizione vera e sincera, i sentimenti che sto provando a far emergere sono gli stessi che spesso, in passato, sono riuscito a tirar fuori. Spero di riuscire a farlo anche stavolta, con questa lettera indirizzata alla mia nuova società, alla tifoseria e alla squadra che, magari faticosamente ma concretamente, sta prendendo corpo.
Una lettera che deve dire tanto: anche se solo in poche righe. E’ una tradizione maturata improvvisamente a Verona alla mia prima stagione con il team veneto e andata avanti sino ai giorni nostri.
Un messaggio che mi aiuti, per esempio a provare a stringere le mani un po’ a tutti nell’ambiente piacentino – anche se ci sono quasi riuscito nel corso della mia calorosa presentazione: grazie; una lettera per arrivare il più vicino al cuore pulsante di una ‘piazza’, magari stracarica di problemi ma, proprio per questo motivo, doppiamente stimolata a dettare anche alcune proprie fondamentali condizioni.
Una ‘piazza’ importante, che ha guadagnato onori e oneri sottorete con annate sportive esaltanti; una ‘piazza’ dai grandi valori umani e dal grande rispetto per gli avversari, tutte credenziali che mi hanno aiutato ancor più a diventare il tecnico della Piacenza che schiaccia.
Sono stati giorni difficili, lo dicevamo: le cose ora sono migliorate solo in parte.
Però le sfide sono incertezze che ho sempre affrontato senza pormi mai dei limiti; molte sono state vinte e, ovviamente, non solo, esclusivamente grazie al sottoscritto.
Ed è proprio per questo che mi sento di chiedere un aiuto a questa piazza di appassionati; giochiamo insieme a questa squadra, trasformiamoci in importanti catalizzatori di passioni ed emozioni, tutti insieme!
Era giusto, insomma, continuare a descrivere attraverso questa missiva, i miei primi sentimenti verso chi ha voluto darmi fiducia.
Era naturale dare spazio, insomma ai miei neo momenti piacentini.
Spero di esserci riuscito. Mentre scrivo, sono seduto in un ufficio della Slovacchia. E’ qui che, in perfetta sinergia con i miei due collaboratori (uno a Bratislava e l’altro a Piacenza), ho iniziato l’altra parte di una esperienza tutta nuova; l’altra sfida che, comunque andrà a finire, sarà divisa in parti uguali proprio con l’intero ambiente al quale mi rivolgo e, al quale, chiedo solo un po’ pazienza in più.
Qualcosa accadrà e speriamo che quel qualcosa sia soprattutto positivo.
 
Arrivederci a fine mese
 
Alberto Giuliani

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