Volley - Copra: Radici non si fida di Padova
Un occhio a Padova, un altro alla classifica. Non in contemporanea ovviamente, perché questo Copra al momento non se lo può permettere, ma non appena cadrà a terra lultimo pallone (ovviamente da Piacenza sperano nel campo degli avversari) allora...
Un occhio a Padova, un altro alla classifica. Non in contemporanea ovviamente, perché questo Copra al momento non se lo può permettere, ma non appena cadrà a terra lultimo pallone (ovviamente da Piacenza sperano nel campo degli avversari) allora bisognerà correre a guardare la graduatoria. Perché i biancorossi devono assolutamente guadagnare posizioni in chiave Coppa Italia: mancano tre giornate alla fine dellandata e dopo aver consolidato lottavo posto, lultimo che permette laccesso ai quarti di finale della manifestazione detenuta dai biancorossi, sarà dobbligo provare a migliorare almeno di qualche posizione.
Impresa non impossibile visto che Ravenna, Latina e Verona, vale a dire le tre formazioni attualmente appena sopra gli emiliani, hanno una partita in più e con il turno di riposo sono dunque alla portata.
CONTI - Tutti calcoli fatti sulla carta, ma da domenica alle 18 Piacenza deve assolutamente vincere per sperare di agguantare una posizione più nobile in graduatoria. Le possibilità ci sono tutte, visto che Padova fino ad oggi ha vinto una sola gara sulle nove disputate, ma Radici non si fida degli avversari. «Nella parte bassa della classifica - spiega il tecnico - è la squadra che sta giocando meglio. Sono insieme da tempo e dunque non sarà operazione semplice portare a casa i tre punti».
SERIE - Non sarà semplice ma nemmeno impossibile per Piacenza che non è ancora brillantissima come gioco ma inizia a mettere in cascina una serie discreta di risultati positivi fra campionato e Champions. Con il doppio successo europeo su Lugano sono quattro le vittorie consecutive, lobiettivo deve essere quello di proseguire fino a fine anno per rendere il cammino in Coppa Italia un po più agevole.
INCOGNITE - In tema di formazione Radici non si sbottona: «Abbiamo qualche problemino - spiega - e bisogna vedere se riusciremo a risolverlo nelle ore antecedenti la partita». Se tutto dovesse andare a posto probabile che riproponga il sestetto capace di vincere con Molfetta, che vedeva in campo Vermiglio in regia, Poey opposto, Ostapenko e Alletti centrali, Massari e Zlatanov di banda con Mario Junior libero.
Dalle 18 di domenica segui il live su www.sportpiacenza.,it
Impresa non impossibile visto che Ravenna, Latina e Verona, vale a dire le tre formazioni attualmente appena sopra gli emiliani, hanno una partita in più e con il turno di riposo sono dunque alla portata.
CONTI - Tutti calcoli fatti sulla carta, ma da domenica alle 18 Piacenza deve assolutamente vincere per sperare di agguantare una posizione più nobile in graduatoria. Le possibilità ci sono tutte, visto che Padova fino ad oggi ha vinto una sola gara sulle nove disputate, ma Radici non si fida degli avversari. «Nella parte bassa della classifica - spiega il tecnico - è la squadra che sta giocando meglio. Sono insieme da tempo e dunque non sarà operazione semplice portare a casa i tre punti».
SERIE - Non sarà semplice ma nemmeno impossibile per Piacenza che non è ancora brillantissima come gioco ma inizia a mettere in cascina una serie discreta di risultati positivi fra campionato e Champions. Con il doppio successo europeo su Lugano sono quattro le vittorie consecutive, lobiettivo deve essere quello di proseguire fino a fine anno per rendere il cammino in Coppa Italia un po più agevole.
INCOGNITE - In tema di formazione Radici non si sbottona: «Abbiamo qualche problemino - spiega - e bisogna vedere se riusciremo a risolverlo nelle ore antecedenti la partita». Se tutto dovesse andare a posto probabile che riproponga il sestetto capace di vincere con Molfetta, che vedeva in campo Vermiglio in regia, Poey opposto, Ostapenko e Alletti centrali, Massari e Zlatanov di banda con Mario Junior libero.
Dalle 18 di domenica segui il live su www.sportpiacenza.,it