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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Volley A1 maschile

Volley - Copra, ci sono tre opzioni per il futuro

Undici giorni al traguardo, per quella che potrebbe essere la fine o un nuovo inizio. E ancora sul futuro del Copra ci sono nubi talmente dense che non permettono di vedere oltre la punta del naso. La situazione ormai è nota da tempo anche a chi...


Undici giorni al traguardo, per quella che potrebbe essere la fine o un nuovo inizio. E ancora sul futuro del Copra ci sono nubi talmente dense che non permettono di vedere oltre la punta del naso. La situazione ormai è nota da tempo anche a chi non segue attentamente le vicende biancorosse: le trattative con gli sponsor proseguono ma non sono approdate a nulla di concreto e fino a quando non vedrà il bonifico sul conto della società il presidente Molinaroli, scottato dodici mesi fa dal caso Ruggieri, non dormirà sonni tranquilli. Il pessimismo deriva dal fatto che queste trattative hanno mosso i primi passi nel dicembre scorso: se in sei mesi non si è riusciti a concretizzare nulla perché dovrebbe succedere qualcosa proprio in extremis? La data ultima del 30 giugno, termine fissato per le iscrizioni in Superlega, si avvicina a grandi passi ma novità per ora non ce ne sono.

TRATTATIVE - Molinaroli continua a parlare di un interlocutore italiano e due stranieri senza però fare alcun nome; la cosa certa è che nei mesi scorsi si è intavolata una trattativa con Luciano Arici, titolare e anima dell’Lpr già querst’anno sponsor biancorosso, che però per ora non ha prodotto i risultati sperati. Porta ancora aperta, socchiusa o sbarrata? Lo sapremo fra pochi giorni. Concreta era anche l’ipotesi che portava verso un gruppo cinese; in questo caso sembrava tutto fatto (dettagli compresi) poi il telefono di Molinaroli ha smesso di squillare. Chiaro che se la trattativa si interrompe da un momento all’altro significa che qualcosa di fondamentale non funziona.

PIANO B O PIANO C? - In attesa di capire se Piacenza potrà iscriversi alla Superlega, la società sta da tempo lavorando anche a un piano B, per non farsi trovare impreparata nel caso il 30 giugno la matassa non fosse ancora sbrigliata. Sembra certo che comunque vada il Copra non chiuderà in maniera definitiva, proseguirà con il settore giovanile (al momento “appaltato” ad alcune società locali) per il quale si lavora a un accordo con il Piacenza Basket e proverà anche ad approntare una prima squadra. In che categoria ancora non si sa, in alcuna occasioni si è parlato di B1, altri sostengono che si ripartirebbe da ancora più in basso, e a questo punto fra Serie C o Serie D cambia poco o niente, con una formazione composta esclusivamente dai ragazzini usciti dal settore giovanile. Logico che in quest’ultima ipotesi bisognerà molto probabilmente anche trovare un campo alternativo al PalaBanca.

PROSEGUIRE - Perché non chiudere subito la società proseguendo invece a livelli inferiori? I motivi sembrano essere sostanzialmente due. Il primo: non perdere i cartellini dei giocatori attualmente tesserati per Piacenza, che porterebbero comunque qualche vantaggio economico alla società. Il secondo: Molinaroli, dopo essere stato costretto a prendersi un anno “sabbatico” dal volley di alto livello per rinsaldare le fila e proseguire la ricerca di aiuti, potrebbe ripresentarsi fra dodici mesi nella pallavolo che conta. Rientrare in Superlega, con la crisi attuale, non sarebbe un problema per una società che ha storia, pubblico e che potrebbe contare anche su rinnovato entusiasmo. Il dubbio è: dopo un anno di (quasi) stop, sarà possibile far tornare tutto come prima in un batter di ciglia?

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