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Volley - Copra Ardelia, ormai è Kramer contro Kramer

Ormai è una sorta di Kramer contro Kramer, due soci che fino a qualche settimana fa sorridevano e si battevano pacche sulle spalle in pubblico oggi si parlano solamente attraverso gli avvocati. Guido Molinaroli ieri mattina ha presentato un...

Ormai è una sorta di Kramer contro Kramer, due soci che fino a qualche settimana fa sorridevano e si battevano pacche sulle spalle in pubblico oggi si parlano solamente attraverso gli avvocati. Guido Molinaroli ieri mattina ha presentato un esposto in Procura per segnalare la condotta di Ruggieri “al fine di valutare - recita la nota ufficiale della società - se sussistono ipotesi di reato”.

FIDUCIA - Quasi immediata la risposta del socio di maggioranza di Biancorosso volley che nel pomeriggio, con tempi differenti in base ai media interessati, ha inviato un video (visibile sul suo profilo facebook) in cui risponde solamente in parte alle accuse scegliendo di partire all’attacco di Molinaroli. In sintesi Ruggieri ribadisce quanto già dichiarato nelle scorse settimane e cioè che gli sponsor disposti a investire nel Copra Ardelia e a coprire i 2 milioni e 200mila euro previsti dal contratto ci sono, ma si fidano solamente di lui. Condizione imprescindibile perché diano il via ai bonifici è l’uscita dalla società dell’attuale presidente. E se Molinaroli si rivolge alla Procura l’amministratore delegato risponde con la Guarda di Finanza: «Il 24 ottobre - spiega - ho presentato una querela al Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Milano».

SINDACO - Ruggieri replica indirettamente anche a chi si chiede per quale motivo non abbia effettuato controlli precedentemente all’acquisto e ora blocchi i pagamenti in attesa di verifiche da effettuare: «Per il semplice fatto che a perorare un mio ingresso in società e il salvataggio della squadra ha contribuito l’e-mail ricevuta direttamente dal sindaco di Piacenza». Prima, durante e dopo, una serie di accuse molto pesanti nei confronti di Molinaroli.

FIRMA - Fin qui la nota (in sintesi) dell’attuale amministratore delegato. Che poi al telefono risponde a una sola domanda diretta: perché non saldare almeno una parte dei 2 milioni e 200mila euro previsti dal contratto per consentire a tutti i dipendenti (squadra, staff e chi lavora in ufficio) la certezza almeno di due-tre mesi di stipendio durante i quali definire la querelle con Molinaroli? «Su quei conti, nonostante sia l’amministratore delegato, io non ho la firma. Fino a quando non si risolve questa situazione non ci metterò un euro».

BONIFICI - Ancora una volta non arriva la parola fine alla vicenda, anche perché Ruggieri risponde con comunicati ma non convoca una conferenza stampa, o al limite anche un incontro pubblico, per chiarire alcuni aspetti che rimangono comunque nebulosi. Un esempio: adesso sostiene che i bonifici non arrivano perché non dispone della firma sul conto, ma qualche mese fa questi bonifici erano stati spediti e poi risultati inevasi. Stando alla documentazione consegnata da Molinaroli alla stampa, Ruggieri ha inviato distinte per 2 milioni e 800mila franchi svizzeri il 7 agosto con causale “Sponsorizzazione stagione sportiva” e 77mila euro (sempre di valuta svizzera) per l’acquisto del 51 per cento delle quote societarie. Il 5 settembre, visto che i soldi non erano arrivati, ha replicato con 60mila euro a Molinaroli per l’acquisto delle quote; l’8 settembre nuovo bonifico per 1200 euro a Monica Uccelli, detentrice dell’1 per cento di Biancorosso volley. Anche allora non aveva la firma sui conti, però i bonifici erano stati emessi, ma successivamente risultati inevasi. Spediti, si guardino bene le date, addirittura non una ma due volte.
Secondo aspetto: Molinaroli ha detto chiaramente che se arrivano i soldi lui si dimette e consegna nelle mani di Ruggieri il 100 per cento della società. Con queste premesse il discorso della firma sui conti decade: l’amministratore delegato, ovviamente dopo aver ottenuto le dovute garanzie scritte, fa confluire sui conti della società i soldi previsti diventando automaticamente proprietario unico.

AMBIENTE - Ci sono alcune situazioni da chiarire e oltretutto Ruggieri sa bene che il pubblico (tanti si sono già stancati di questa storia, indipendentemente da chi abbia o meno ragione) e l’ambiente sono in gran parte a favore di Molinaroli. Aspetto logico, visto che il Copra è una sua creatura e in questi tredici anni da presidente in A1 ha portato la squadra ad altissimi livelli mantenendola quasi sempre al vertice. Gode dunque di un credito che si è creato e si è meritato in tutto questo tempo; come in qualsiasi realtà tocca al nuovo arrivato guadagnarsi stima, fiducia e credibilità.

SQUADRA - Di tutto questo baillame la gente si sta stancando perché chi ha a cuore il volley giocato è allergico a denunce e tribunali e per ora gli unici che ne stanno uscendo a testa alta sono i dipendenti, staff e giocatori su tutti. Vero che fino a ora non hanno saltato uno stipendio, perché la società ha provveduto a saldare quanto dovuto, però lavorare con l’incognita di non avere un futuro a brevissimo termine non è semplice in nessun settore. Invece il gruppo si è chiuso a doppia mandata nello spogliatoio e ne è uscito con una serie di vittorie consecutive e prestazioni di spessore. Almeno per loro, e per i tifosi che anche domenica si sono sobbarcati centinaia di chilometri per stare vicino a una squadra che dimostra di meritare tutto questo calore, è bene si trovi una soluzione in tempi strettissimi.

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